Biella
Ragazza molestata in centro a Biella mentre va a fare la spesa
Una 19enne racconta quanto accaduto: «Mi sono salvata entrando all’Esselunga e precipitandomi dalla guardia»
BIELLA – Essere molestate pesantemente e temere per la propria incolumità mentre si va a fare la spesa. Può succedere anche nella nostra piccola e tranquilla città, in pieno centro.
A raccontare l’episodio di cui è stata sfortunata protagonista è una diciannovenne di Biella. Dopo lo sfogo pubblicato in una storia sul suo profilo Instagram, Andrea Palais ha confermato l’accaduto anche telefonicamente. Nel tardo pomeriggio di martedì ha ricevuto le sgradite e sgradevoli attenzioni di un ragazzo mentre si trovava all’esterno di un supermercato: soltanto precipitandosi all’interno dell’esercizio commerciale, grazie alla presenza di un vigilante, ha evitato il contatto con il molestatore.
«Erano all’incirca le 19 – racconta la giovane donna – e stavo per entrare all’Esselunga, dall’ingresso che si affaccia su via Lamarmora. Mi sono attardata all’esterno cercando una moneta per il carrello, mentre parlavo al telefono con mia mamma: all’improvviso questo ragazzo che si trovava a pochi metri da me, di circa vent’anni, ha iniziato a rispondere alle domande che ponevo a mia madre».
Andrea ci tiene a sottolineare un dettaglio, anche se in un mondo normale non dovrebbe essere necessario: «E’ una premessa che mi intristisce fare, ma altrimenti so già che qualcuno potrebbe pensare “te la sei cercata”: ero vestita in modo più che sobrio, indossavo scarponi e giaccone imbottito».
Dopo il primo discutibile approccio, il ragazzo non si è fermato, nonostante il chiaro disappunto espresso dalla 19enne di fronte alle sue attenzioni. Ha iniziato a urlarle frasi volgarissime a sfondo sessuale, tipo “te lo metto in bocca” e oscenità simili.
«Gli ho risposto “lasciami stare! Non parlarmi!” e a quel punto ha cominciato ad avvicinarsi a grandi passi, sorridendo in maniera inquietante».
Precipitarsi dentro l’Esselunga è stata la sua salvezza: «La porta è automatica e divisa internamente da una grande lastra di vetro. Ecco, quest’ultima fortunatamente mi ha separata da questo essere immondo che cercava di avvicinarsi a me, sono riuscita a evitare che mi arrivasse addosso per un pelo. In un secondo mi sono fiondata dalla guardia armata all’ingresso, il ragazzo si è spaventato e si è dileguato».
Andrea ci tiene a ringraziare proprio l’addetto alla sicurezza, che l’ha “scortata” fino a quando non è stato sicuro che la situazione fosse tornata sotto controllo.
«Ha anche chiesto a una sua conoscente di accompagnarmi a casa, in modo che non restassi da sola – continua a raccontare -, ma nel frattempo avevo già chiamato un taxi per lo stesso motivo. Sono stati davvero molto gentili».
Purtroppo questi sono episodi che nel nostro Paese accadono fin troppo regolarmente: «Succede di essere infastidite per strada – conferma Andrea -, però in passato mi era capitato solo in grandi città, tipo a Milano. A Biella non avevo mai vissuto una situazione di questo tipo. Tante persone tendono a minimizzare questi fatti, io vorrei solo invitare tutti a immaginare come ci si possa sentire».
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