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Cronaca

“Papà sta meglio, è stato dimesso ed è tornato a casa”

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«Papà sta meglio, è stato dimesso ed è tornato a casa».

Sono parole confortanti, quelle di Alessandra Saccà, per i tanti biellesi preoccupati per la sorte di suo padre Antonio, noto ambulante ed ex consigliere comunale di Biella, finito all’ospedale dopo avere contratto il Covid-19.

Antonio Saccà è tornato a casa

«E’ tornato a casa – racconta la figlia -, ma il percorso di guarigione è ancora lungo, soprattutto per quanto riguarda le vie respiratorie. Fa fatica a parlare».

Migliora anche Claudio Saccà

Buone notizie anche per quanto riguarda le condizioni del fratello. Padre e figlio, infatti, erano stati ricoverati negli stessi giorni poco più di due settimane fa, ma il secondo era più grave e si trovava in terapia intensiva.
«Anche Claudio per fortuna sta un po’ meglio – rassicura Alessandra Saccà -. Gli hanno tolto l’ossigeno e ha ricominciato a camminare».

“Finché non sei toccato da vicino, difficile capire la reale pericolosità del virus”

Per lei questi non sono stati momenti facili: «Ho l’impressione che in tanti abbiano preso un po’ sottogamba la situazione che stiamo vivendo – sottolinea -, non a caso a molti scocciano parecchio le restrizioni di queste settimane. Forse finché il virus non tocca da vicino qualcuno a cui vuoi bene, è difficile percepirne la reale pericolosità. Posso assicurare, però, che quando ti tocca è davvero pesante».

Il video choc su Facebook

A raccontare ad amici e conoscenti quello che lui e il figlio stavano passando, un paio di settimane fa, era stato lo stesso Antonio Saccà, attraverso un video pubblicato su Facebook da una stanza del “Degli Infermi”.

«Mi chiamo Antonio sono un signore sposato con due figli, di sessant’anni, faccio commerciante a Biella. Sono ricoverato all’ospedale con il Covid-19, siamo io e mio figlio – era stata la sua testimonianza -. Vi dico solo una cosa: non scherzateci sopra, perché non c’è da scherzare e non è una cosa da ridere».

Visibilmente provato e con evidenti difficoltà respiratorie, Saccà aveva trovato la forza di sottolineare le qualità di chi lo stava assistendo: «Se entri in ospedale in questi contesti, capisci quanto è bella la vita. Anche se devo dire che all’ospedale di Biella sono di un’educazione, una gentilezza e una cortesia impeccabili. Una professionalità… stupendi. Non ho niente da poter dire di negativo, dalla signora che fa le pulizie al dottore che mi dà aggiornamenti anche su mio figlio».

Parole che conferma oggi da casa: «Ci tengo davvero a ringraziare tutti, non solo il personale, ma anche gli altri degenti. Mi sono sentito trattato come un fratello».

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