Cronaca
Morì in moto sulla Cremosina, Provincia sotto accusa per la sabbia in strada
Una caduta in moto fatale causata anche dalla sabbia presente sulla strada. Non hanno dubbi gli eredi di Enzo Pilotta, morto due anni fa
Una caduta in moto fatale causata anche dalla sabbia presente sulla strada. Non hanno dubbi gli eredi di Enzo Pilotta, giardiniere 44enne di Postua morto due anni fa sulle strade della Cremosina, che hanno avviato una causa contro la Provincia di Novara per le cattive condizioni di manutenzione del tratto di strada.
La tragedia nel 2020
Dopo un lungo periodo di lockdown per il Covid il 24 maggio 2020 era la prima domenica di riapertura. Enzo Pilotta con un gruppo di amici aveva raggiunto in moto il lago d’Orta per una gita, era di ritorno verso casa quando lungo la Cremosina la sua moto perse aderenza finendo addosso al muretto di cemento.
Per lui non ci fu nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate. Guidava una Kawasaki Ninja.
Ora gli eredi hanno presentato una causa civile contro la Provincia di Novara (l’incidente avvenne nel territorio di Pogno).
A occuparsi del caso gli avvocati Marco Bona e Umberto Oliva di Torino. La Provincia si è costituita nominando il legale indicato dalla compagnia di assicurazione Lloyd’s Lindsey Lercari srl. Si tratta di Geronimo La Russa, figlio del senatore Ignazio, con l’avvocato Edoardo Pozzi dell’ufficio legale dell’ente. La prima udienza è fissata per il 31 marzo.
La presenza di sabbia in strada
Subito dopo l’incidente gli amici che erano con Enzo Pilotta quella domenica puntarono subito il dito contro la cattiva condizione della strada. Erano state fatte diverse foto la sera dell’incidente, ma anche il giorno successivo per la presenza di sabbia.
Il motociclista che era dietro Enzo Pilotta quella tragica domenica raccontò di aver visto all’improvviso della polvere sollevarsi e la moto dell’amico perdere aderenza, il 44enne cercò di riprendere il controllo del mezzo senza riuscirci.
Anche la Polstrada di Borgomanero intervenuta per i rilievi del caso aveva fatto diverse foto proprio di quel tratto di asfalto coperto da diversa sabbia. E dire che il gruppo di motociclisti era passato dalla Cremosina già nel primo pomeriggio direzione Pogno e Orta. «Ma nessuno aveva visto quella sabbia» avevano riferito i motociclisti all’epoca dei fatti. Inoltre non c’era alcun cartello che segnalasse la presenza del pericolo, sempre secondo le testimonianze dell’epoca.
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