Biella
L’omicidio di Stefano Leo approda in Cassazione, chiesta la conferma di 30 anni di carcere per l’assassino
Fu ucciso a Torino
E’ stato discusso ieri davanti alla Corte di Cassazione il caso di Stefano Leo, il giovane commesso biellese che nel febbraio del 2019 fu ucciso con una coltellata alla gola, a Torino, mentre percorreva un vialetto sul lungo Po per andare al lavoro.
L’imputato è Said Mechaquat, condannato in appello a 30 anni di carcere per omicidio premeditato e aggravato dai futili motivi.
L’uomo, dopo essersi costituito spiegò di avere agito per sfogare una situazione di disagio personale e che non conosceva la vittima. Il suo difensore, l’avvocato Basilio Foti, ha sostenuto, fra l’altro, che l’aggressione non può essere considerata come premeditata.
Il procuratore generale Silvia Salvadori ha chiesto di respingere il ricorso della difesa e, quindi, la conferma della sentenza. (ANSA).
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook