Circondario
Il sindaco chiude il distributore di Mongrando
Dopo le vicissitudini legali, ora anche una perdita

Il sindaco chiude il distributore di Mongrando. C’è un nuovo capitolo nella vicenda travagliata della stazione Ewa. Dopo gli interventi della finanza, che avevano messo i sigilli a uno degli erogatori, adesso è il primo cittadino Michele Teagno a disporre la chiusura dell’impianto.
Il sindaco chiude il distributore di Mongrando
I problemi erano venuti a galla a metà dell’anno scorso. Proprio con l’intervento della guardia di finanza e dell’agenzia delle entrate che avevano posto sotto sequestro uno solo degli erogatori.
Impossibile sapere ufficialmente quale fosse il motivo del provvedimento. Ma già da qualche tempo le fiamme gialle erano intervenute in altre zone d’Italia con azioni analoghe. Sempre su impianti con il marchio Ewa, lo stesso del distributore di Mongrando.
Si tratterebbe di un’operazione complessa, coordinata dalla finanza, che avrebbe per oggetto la proprietà della Ewa carburanti, con sede a Marcianise in provincia di Caserta. Che sarebbe collegata in qualche modo alla famiglia Salzillo e in particolare ai fratelli Giuseppe e Vincenzo. Quest’ultimo, imprenditore di 66 anni, secondo la trasmissione Report “già indagato in passato per i suoi rapporti con i clan di Caserta, di Napoli e del litorale laziale”.
Le perdite
Non erano più trapelati dettagli sull’inchiesta né tantomeno sugli eventuali risvolti biellesi. A Mongrando però non erano sfuggiti alcuni dettagli come la provenienza dei rifornimenti periodici. Che, secondo alcuni, erano garantiti stranamente da autocisterne provenienti dall’estero e non dall’Italia. In un’occasione poi, a causa di una perdita si era reso necessario un intervento d’urgenza. Ma i vigili del fuoco non erano riusciti a trovare un responsabile o un addetto ed erano stati costretti a rompere il vetro del gabbiotto.
Una nuova perdita si era verificata meno di due settimane fa. E probabilmente è proprio a seguito di quest’ultimo episodio che il primo cittadino ha deciso la chiusura. Con un’ordinanza che parla di inosservanza delle norme di prevenzione incendi e precarie condizioni di sicurezza.
LEGGI ANCHE: Il giallo del distributore Ewa sequestrato a Mongrando
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Luigi
17 Marzo 2025 at 21:31
Giusta la chiusura se ci sono problemi tecnici all’impianto, ma mettere sotto accusa un distributore perché vende a prezzi concorrenziali, serve solo a penalizzare gli utenti.
Ardmando
17 Marzo 2025 at 23:24
Guardi che il problema non è la chiusura per i prezzi concorrenziali, ma perchè la società EWA appartiene alla galassia della camorra e il titolare del marchio EWA è un camorrista. La benzina viene comprata all’estero e probabilmente oltre ad essere di bassa qualità, sarà anche rubata. Lei è uno di quelli che contribuiva a dar soldi alla camorra facendo rifornimento li?