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Cronaca

Giovane irregolare senzatetto: denuncia inevitabile, ma la polizia gli offre la cena

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BIELLA – Dura lex, sed lex, recita un’antica massima latina: per quanto severa e restrittiva, la legge va rispettata e applicata. Nulla vieta, però, di farlo ricordandosi che siamo esseri umani.

Giovane irregolare dormiva negli ex lanifici di via Carso

E così hanno fatto i poliziotti che mercoledì pomeriggio hanno trovato un uomo, senza fissa dimora e in evidente stato di disagio e povertà, all’interno degli ex lanifici che si affacciano sul torrente Cervo, in via Carso a Biella.

Un paio di pattuglie sono intervenute intorno alle 17, in seguito alla segnalazione delle presenza di più persone nell’area industriale dismessa. Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato soltanto un ragazzo di origine africana, irregolare sul territorio italiano essendosi visto rifiutare la richiesta di protezione internazionale presentata al suo arrivo in Italia.

Denuncia e ordine di allontanamento inevitabili

In questi casi, per chi non è in possesso di documenti che ne giustifichino la permanenza, la legge del nostro Paese prevede la denuncia. Gli agenti hanno seguito la procedura e segnalato la situazione all’autorità giudiziaria. Nei confronti del ragazzo, inoltre, è stato emesso un ordine di allontanamento.

Quello che avevano di fronte, però, non era né un delinquente, né un malintenzionato, né una persona dipendente da sostanze, ma soltanto un giovane uomo senza niente, malnutrito e privo di un posto in cui stare, che probabilmente dormiva nei capannoni dismessi non avendo altre alternative.

Il pasto caldo offerto al ragazzo

Una volta accompagnato il 27enne in questura, rendendosi perfettamente conto della situazione, i poliziotti non si sono quindi limitati a denunciarlo, gli hanno anche dato da bere e da mangiare. Un agente non aveva ancora consumato il proprio pasto in mensa, quindi lo ha ordinato per poi consegnarlo al ragazzo, che ne aveva evidentemente più bisogno.

Né il cuore degli inglesi, né lo scettro del re, Geordie potran salvare, cantava De André, perché la legge non può cambiare. Ma la legge, per fortuna, non vieta che la si applichi con un po’ di buon senso e umanità.

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