Cronaca
Ecco le regole da lunedì se Biella diventerà zona rossa
Le regole della zona rossa
Spostamenti
Vietati gli spostamenti all’interno del proprio Comune, ma anche nei Comuni limitrofi. Fanno eccezione gli spostamenti per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non si potrà quindi uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5mila abitanti. Resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi solo per particolari necessità, come ad esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio Comune non si trovano.
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Sempre valido il coprifuoco dalle 22 alle 5.
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Zona rossa: visite a parenti e amici
Non è possibile spostarsi per andare a trovare parenti o amici in altre abitazioni private, né nel proprio Comune, né in un Comune limitrofo. Fanno eccezione le situazioni di necessità, come accudire o assistere un parente, amico o conoscente.
Gli spostamenti per ragioni di cura sono sempre consentiti. Per questo è possibile, per esempio, lo spostamento dei nonni che devono accudire i nipoti in Dad.
Zona rossa: seconde case
Non è possibile recarsi nelle seconde case, salvo situazioni di necessità.
Zona rossa: scuola e Università
Chiudono anche le scuole dell’infanzia, quindi asili nido e scuole materne. Rimarranno in didattica a distanza al 100% tutte le scuole dalle elementari alle Università.
Sarà possibile svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Zona rossa: musei e biblioteche
Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Rimangono aperte le biblioteche e gli archivi, laddove i servizi vengano offerti su prenotazione e nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza.
Zona rossa: negozi
Stop a tutte le attività commerciali, salvo le seguenti eccezioni che rimarranno aperte: i negozi di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i fornai, i rivenditori di mangimi per animali, le edicole, i distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, il commercio al dettaglio di materiale per ottica, la produzione agricola e l’allevamento, i servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, i servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei Bancomat e Postamat, le attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali.
Chiusi centri e gallerie commerciali, tranne le categorie elencate che si trovano al loro interno. Per raggiungere un negozio o un servizio non presente nel proprio Comune, è possibile spostarsi nel Comune limitrofo.
Zona rossa: parruchieri ed estetiste
Chiudono anche le attività economiche di servizio alla persona: parrucchieri ed estetisti (servizi e cura alla persona).
Zona rossa: bar e ristoranti
Queste attività rimangono operative solo per l’asporto, ma con differenze. I ristoranti possono fare asporto dalle 5 alle 22. I bar dalle 5 alle 18, dopo tale orario è “vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina”. La consegna a domicilio è sempre consentita.
Zona rossa: sport e attività motoria
Sospese tutte le attività sportive di base e l’attività motoria in genere anche se svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. In prossimità della propria abitazione, invece, è consentito svolgere individualmente attività motoria. Bisogna però rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e utilizzare la mascherina. In questo caso, è possibile anche uscire a fare una passeggiata col proprio figlio, per esempio. Si può anche fare attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.
Zona rossa: parchi pubblici
Essendo consentita l’attività motoria solo vicino alla propria abitazione, non si può andare al parco o portarci i propri figli.
Zona rossa: bicicletta
È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, nel rispetto della distanza di sicurezza di un metro. Si può usare la bicicletta anche per svolgere attività motoria o sportiva all’aperto nel rispetto del distanziamento di due metri, dalle 5 alle 22, anche non necessariamente in prossimità della propria abitazione.
Sia in zona arancione che rossa, per lo svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), si può entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.
Zona rossa: l’autocertificazione
Ricordando che, in zona rossa, si può uscire di casa solo per compravate esigenze di lavoro, salute e necessità, è bene portare sempre con sé l’autodichiarazione per eventuali controlli. Le forze dell’ordine hanno comunque a disposizione moduli per chi ne fosse soprovvisto. L’autodichiarazione serve anche per ogni spostamento vietato in zona rossa, come andare a casa di parenti (per esempio per assistere una persona inferma) o per andare in una seconda casa (in caso di guasti o lavori urgenti).
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Andrea
12 Marzo 2021 at 10:17
Totalmente assurdo, parlare di DAD con le scuole primarie è pura assurdità! Nulla di più errato chiuderci tutti. Abbiamo già visto che non si risolve il problema ma si crea solo malessere e depressione. Il lavoro manca e la gente non c’è la fa più. Peccato che purtroppo non ci siano.proteste di.maestre delle primarie, fuori a manifestare per i bimbi che hanno bisogno della scuola…ma evidentemente avere uno stipendio assicurato porta al menefreghismo.
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