Biella
Coltello a scuola, un atto vergognoso e inaccettabile
Lo dice l’assessore regionale Elena Chiorino
“Un atto vergognoso e inaccettabile”. Questa la dichiarazione dell’assessore a Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, in relazione all’episodio avvenuto alla scuola media San Francesco di Biella dove una studentessa di 14 anni ha minacciato l’insegnante e la preside con un coltello da cucina.
Secondo l’assessore “fatti simili rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme verso i quali si rende necessario essere compatti per sostenere il “sistema scuola” affinché sia possibile riappropriarsi dell’autorevolezza di un tempo”.
Sempre secondo l’assessore “serve un cambio culturale importante e deciso da parte di tutti, famiglie comprese per tornare ad una scuola chiara, autorevole, dove il merito sia sempre premiato, siano incoraggiati i più deboli e vengano promossi l’educazione e il rispetto, quali base essenziale per costruire una società sana”.
L’assessore ha poi concuso sottolineando come a scuola si forma l’Italia dove si diventa cittadini di domani. Massima solidarietà alla Dirigente, a tutti i docenti e i collaboratori della scuola di Biella.
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Ardmando
8 Aprile 2023 at 8:32
Un tempo la scuola era una istituzione rispettata, della scuola avevi timore e rispetto e lo stesso provavi per gli insegnanti e ancor di più per il preside. Poteva piacere o non piacere andare a scuola, ma sapevi che comportarsi male, verso i compagni o verso gli insegnanti, portava inevitabilmente alla punizione, al provvedimento disciplinare e all’ira dei tuoi genitori, che completavano la punizione in modo esemplare. La scuola formava non solo grazie agli insegnamenti, la scuola insegnava il rispetto nel modo migliore: ti faceva rigare dritto per timore delle punizioni. E non esisteva che i genitori prendessero le parti dei figli: se l’insegnate ti puniva i genitori sapevano che era l’insegnante ad avere ragione. Ed era sempre così. Per molto meno di quello che ha fatto questa ragazzina, venivi sospeso. La condotta aveva un voto e i pochissimi che agivano da teppisti, alla fine dell’anno avevano la bocciatura garantita. La scuola educava e formava. Poi è arrivato il mollume, il permessivismo, una revisione “sinistra” e debole della scuola e delle sue figure istituzionali, dove nessuno viene più punito, nessuno è bocciato, dove se l’alunno sbaglia o si comporta male, è colpa dell’insegnante e i genitori dello stesso arrivano a malmenare l’insegnante che ha osato rimproverarlo. Poi ci meravigliamo del fatto che negli ultimi 20 anni la scuola abbia sfornato una generazione di disadattati, di insofferenti, di arroganti che credono che sia loro tutto dovuto e permesso, e di ignoranti. Serve davvero un ritorno al passato, serve cancellare questo sistema scolastico permissivo e molle e occorre che la scuola torni ad essere una istituzione che impartisce cultura e rispetto per il prossimo e per le istituzioni.
Pier Giovanni Malanotte
8 Aprile 2023 at 18:49
La ragazza ha 14 anni; quale scuola ha avuto prima ?