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Biella

Verso il Natale in salita, tra green pass e stupidità

La rubrica “Pausa Caffè” di Giorgio Pezzana

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BIELLA – E’ un dicembre che parte in salita e che ci sta conducendo verso un Natale che dovrebbe indurci a riflettere più di quanto la ricorrenza suggerirebbe di fare ogni anno.

Intanto da lunedì è scattato l’obbligo del super green pass, che non annulla ma irrobustisce il green pass precedente, generando a dire il vero un bel po’ di confusione. Si dovrà passeggiare per le città con in tasca le istruzioni per sapere cosa è consentito fare con il vecchio green pass, cosa con il super green pass e se con entrambi si può partecipare ad una qualche lotteria, magari con in palio le future dosi del vaccino.

Chi non ha bisogno di istruzioni è chi non è vaccinato. Rimane in casa, come scriveva qualcuno nei giorni scorsi non senza un briciolo di sadismo, privo di qualsiasi forma di svago o, come altri vorrebbero, dietro alla lavagna, con in testa le orecchie dell’asino. Sarà il tempo a rivelare ciò che ormai anche i più banali concetti di democrazia fanno fatica a concepire.

Meno male che ci si potrà ancora augurare buon Natale e che, chi vorrà, potrà ancora chiamare i nascituri Maria e Giovanni. Pare una banalità, ma l’abbiamo scampata bella perché una signora maltese, tale Helena Dalli, laburista, facente parte della commissione per l’Uguaglianza in seno all’Unione Europea, nei giorni scorsi aveva predisposto delle linee guida in virtù delle quali il “buon Natale” avrebbe dovuto essere sostituito con “buone feste” per non mettere in imbarazzo chi non è cristiano e, tra l’altro, la stessa proposta suggeriva anche di evitare di porre ai bimbi nomi come Maria e Giovanni perché troppo riconducibili alla storia del Cristianesimo.

Fortunatamente le reazioni indignate sono state così numerose e veementi tanto che l’incauta e becera signora ha dovuto fare una precipitosa retromarcia, scusandosi pubblicamente. Poverina, fa rabbia ma anche tenerezza perché lei ci ha messo la faccia, ma è in realtà uno strumento nella mani di quei movimenti atei, scientisti e massoni che da qualche tempo stanno provando a scristianizzare l’Europa per svuotare la gente di valori spirituali, ultimi baluardi contro il naufragio della civiltà di cui ha parlato in questi giorni Papa Francesco.

Giorgio Pezzana

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