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Biella

Droga in carcere: fuggito all’arresto a Biella, viene fermato a Vercelli

Sono state 53 le ordinanze di custodia cautelare

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Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti della Questura di Vercelli hanno tratto in arresto un cinquantenne italiano, A.F., con numerosissimi precedenti di polizia, in quanto gravemente indiziato del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’uomo risultava essere destinatario della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP di Biella nell’ambito dell’operazione della locale Squadra Mobile che ha portato all’esecuzione in tutto il Paese di 53 ordinanze cautelari (di cui 33 in carcere e 15 agli arresti domiciliari) nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver trasformato la Casa Circondariale di Biella in un market della droga.
L’arrestato, un pluripregiudicato originario del napoletano, al momento dell’esecuzione delle misure nella notte di martedì 5 settembre era riuscito a sottrarsi alla cattura da parte degli agenti della Squadra Mobile del capoluogo campano per una provvidenziale coincidenza, trovando rifugio nella  città di Vercelli presso un suo conoscente. Alla notizia che il latitante potesse essere armato, nel primo pomeriggio è scattato il blitz degli agenti della Squadra Mobile di Vercelli che hanno fatto irruzione nel piccolo alloggio di edilizia popolare in uso al fiancheggiatore.
All’interno dell’abitazione e nella disponibilità del catturando è stata trovata una modica quantità di sostanza stupefacente, pari a circa 10 grammi di cocaina e 5 di marijuana, oltre ad alcune centinaia di euro presumibile provento dell’attività di spaccio a suffragare l’impianto accusatorio imbastito dalla Procura di Biella che contesta all’uomo di aver provveduto, in più occasioni, ad introdurre all’interno del carcere di Viale dei Tigli ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.
L’uomo che lo ospitava, anch’egli originario del napoletano e gravato anch’egli da numerosi precedenti penali, è stato deferito in stato di libertà in ordine al reato di favoreggiamento personale mentre il catturando, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Contrada Billiemme in attesa delle disposizioni della A.G. competente.

È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in
giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.

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