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Biella

Corradino non diventi ostaggio

La rubrica settimanale “Sale & Pepe” di Luigi Apicella

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BIELLA – Care amiche e cari amici, nessun… “green passo avanti” per Biella e il suo territorio. E non mi riferisco solo ai dati di questa campagna vaccinale all’italiana che ha tanti padri ma un solo Figliuolo. E in cui si continua sempre a fare i conti senza l’oste di locali e ristoranti, che, ancora una volta, si troveranno nell’occhio del ciclone visti i provvedimenti restrittivi in vigore dal prossimo sei agosto.

Un’altra tegola per un intera categoria di operatori chiamati ancora ad attrezzarsi – a loro spese – per far fronte alle limitazioni di accesso al chiuso mentre, ad esempio, sul fronte trasporti, si preferisce continuare a girare la testa dall’altra parte. Ne vedremo delle belle in attesa di dotarci anche qui da noi di una garitta militare fuori dai locali con un dipendente guardiano (se mai si riuscirà ad assumerlo…) a fare da controllore delle certificazioni verdi: Chi siete? Dove Andate? Perché venite? Cosa mangiate? Si ma quanti siete? Green pass!!! Perché allora non trasformare Biella, dal Piazzo alla Stazione, in un’unica ZTL a cielo aperto, fatta di controlli, di orari da rispettare, di documenti da esibire, di certificati da stampare? Di questo “green passo” la strada sembra quella…

Comunque, a proposito di tegole, non è passata inosservata la notizia, tutta politica, che Biella in tema di Recovery Fund è rimasta a bocca asciutta dai primi fondi erogati, circa 260 milioni di fondi distribuiti in Piemonte per la riqualificazione urbana. Forse direte voi il motivo è dovuto a progetti non particolarmente accattivanti… Niente di tutto questo: Biella, con i suoi assessori di riferimento Zappalà e Tosi – indicati esplicitamente dallo stesso sindaco Corradino – si è dimenticata di presentare qualsivoglia progetto di riqualificazione urbana. Di più: come conseguenza, Biella non è stata inserita in alcun elenco come ha ricordato in questi giorni anche il vice ministro all’Economia Pichetto che, ironicamente, ha commentato: “ Evidentemente in città non c’è bisogno di nulla…” Se il sindaco Corradino si è detto amareggiato, si immagini quanto lo siamo noi… Se questa è la classe amministrativa votata per dare discontinuità, per fare la differenza verso il cambiamento che dire? “Suma ben butà…”. Voglio sperare che si vada a fondo di queste mancanze, che l’opposizione, se mai ce ne fosse ancora una a palazzo Oropa, non faccia passare sotto silenzio quanto accaduto. Non sono le scuse che il sindaco è stato costretto a dire (la mancanza di personale) che possono mettere a tacere la vicenda.

E dire che di riqualificazione urbana Biella ne avrebbe realmente bisogno a partire dall’ex ospedale. In qualunque Comune d’Italia che si rispetti i responsabili avrebbero già dovuto chiarire come si deve o fare un passo indietro. Sei un assessore e sei pagato per fare l’interesse di Biella; se te lo dimentichi allora vai a casa. Anche Corradino in questo senso ha una grossa occasione per dare finalmente un segnale forte, per far capire che Biella non è ostaggio di equilibrismi e giochetti politici a vantaggio dei soliti noti. Se si deve aprire una “crisi” lo si faccia, ora e subito, per il bene della città e il suo futuro. Specialmente adesso in tempo di Covid e di varianti impazzite abbiamo bisogno dell’impegno e della serietà di tutti nella stessa direzione. Non certo di “dimenticanze di partito” perché si hanno altri obiettivi in mente. Biella viene prima e merita rispetto.

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