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Basso Biellese

Ragazzi di Cavaglià cantano “Faccetta Nera” a scuola

L’episodio è diventato un caso nazionale

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Cantano “Faccetta nera” e fanno saluti romani nel cortile della scuola. E’ destinato a far discutere lo spiacevole episodio andato in scena venerdì mattina a Cavaglià.

Come segnalato da alcuni residenti indignati e stupiti sui social network e come raccontato da La Stampa, un piccolo gruppetto di ragazzi delle medie del paese biellese si è reso protagonista di un caso che ha fatto rapidamente il giro dei media nazionali.

In occasione dell’ultimo giorno di lezioni, era stato consentito agli alunni di mettere un po’ di musica nel cortile della scuola. Nel clima di festa, a un certo punto qualcuno ha avuto la pessima idea di far partire le note dell’inconfondibile brano colonialista del ventennio, per poi intonarne alcune strofe, prima di concludere l’esibizione con tanto di saluti romani evidentemente inneggianti al regime fascista.

L’accaduto è stato subito portato all’attenzione della dirigente scolastica, che non ha perso tempo ed è immediatamente intervenuta nei confronti del gruppetto responsabile dell’incidente. La preside ha infatti chiesto agli studenti coinvolti di scusarsi con gli altri alunni e i docenti, per poi allontanarli dalla scuola.

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14 Commenti

1 Commento

  1. Cristiana Ravetti

    12 Giugno 2023 at 11:24

    PECCATO CHE NON SI SIA PARLATO DEL BELLISSIMO MURALES ESEGUITO DAGLI ALUNNI DELLA STESSA CLASSE CHE SONO STATI INGIUSTAMENTE PENALIZZATI DAL FATTO. DOVEVA ESSERE UNA GIORNATA DI FESTA E DI INAUGURAZIONE DELL’OPERA. IL GIORNALISTA DELLA STAMPA ,ARRIVATO PER INTERVISTARE I RAGAZZI E L’INSEGNANTE, HA PREFERITO DARE SPAZIO AD UNA NOTIZIA PIù ECLATANTE CANCELLANDO OGNI COMMENTO SUL BEL LAVORO ESEGUITO DAGLI ALUNNI DI TERZA MEDIA. PECCATO !

  2. MARCELLO

    12 Giugno 2023 at 23:00

    solidarietà agli studenti

  3. Ottavio cacace

    13 Giugno 2023 at 8:13

    bravi ragazzi in italia ce bisogno di una ventata di patriottismo nazionale e la nostra storia che con la scusa dell antifascismo si vuole cancellare ma la storia le tradizioni l italianita non si puo distruggere come vuole fare la sedicente europa.quindi cantiamo tutto quello ci pare siamo persone libere.

  4. Gian Piero Manini

    13 Giugno 2023 at 9:33

    Se avessero cantato bandiera rossa ci sarebbe stato uno “sdegno” equivalente? Ed una presa di posizione altrettanto ferma della dirigente scolastica? Perché anche questo inno si rifà ad un regime dal quale sarebbe bene prendere le distanze.

    • Giulio Palmieri

      13 Giugno 2023 at 18:05

      Si vada a rileggere il testo di Bandiera Rossa, non parla di schiavi, ne di colonialismo, ne di guerra e non lede l sensibilità di nessuno.
      Canta solo di una visione sociale. Se avessero cantato una canzone fascista dello stesso livello e la gente si fosse lamentata allora avreste tutto il diritto di lamentarvi.

      • Davide

        14 Giugno 2023 at 21:03

        “Bandiera rossa la trionferà”…”il comunismo è la libertà…” eccetera eccetera… allora chiediamoci: “bandiera rossa la trionferà”…ma come? La storia ci ha insegnato che l’armata rossa, avanzando da est nel secondo conflitto non ha liberato, ma ha annesso direttamente o indirettamente stato, assoggettando alla più spietata dittatura popoli che semplicemente si son ritrovati dall’assolutismo nero a quello rosso…e non si dica che la rivolta ungherese del 1956, e la primavera di Praga del ’68, siamo state democraticamente risolte…
        dopodiché analizziamo il secondo verso…”il comunismo è la libertà”…mah, onestamente mi pare che i fatti dimostrino il contrario.
        Poi si potrebbe andare avanti a disquisire ma diventerei tedioso più del solito, non mi pare il caso di contestare ogni singola strofa.
        Le canzoni, i brani di ogni epoca sono espressioni del periodo di appartenenza, del modo di pensare dell’epoca e delle generazioni che convinte o meno, le hanno anche solo fischiettate…non c’è differenza. Dovremmo limitarci ad ascoltare e comprendere senza pregiudizio. Ma con certi preconcetti è impossibile..m

  5. Antonio Mercatali

    13 Giugno 2023 at 9:43

    e’inaudito che studenti si permettano di cantare a scuola: FACCETTA NERA BELLA ABISSINA, ASPETTA E SPERA ecc. ecc. Mi chiedo: a quando la pena di morte ? per questi reati.

    • Mar

      13 Giugno 2023 at 11:31

      un’ottima risposta FASCISTA la tua… complimenti

    • Emanuele

      13 Giugno 2023 at 12:24

      La pena di morte dovrebbero darla a te per le cazzate che scrivi

      • Antonio Mercatali

        13 Giugno 2023 at 16:13

        se non capisci il senso ironico

        • Giulio Palmieri

          13 Giugno 2023 at 18:01

          Se ora dall’altipiano guardi il mare,
          moretta che sei schiava fra gli schiavi,
          Spiegatemi il senso ironico?????

  6. Nadia

    13 Giugno 2023 at 9:55

    Mi chiedo cosa ha insegnato la scuola a questi ragazzi, cosa le famiglie, cosa noi tutti, a questi ragazzi che chiamerei ‘i deficienti di Cavaglià’. Nel vero senso del termine.

  7. Paola

    13 Giugno 2023 at 12:03

    semplicemente vergognoso, forse bisogna fare un ripasso della storia a questi alunni e ai loro genitori e anche a qualcuno che ha fatto commenti positivi su questo episodio.
    poveri noi!!!

  8. Davide

    13 Giugno 2023 at 21:08

    Non si capisce perché in un paese democratico, almeno così si definisce la Repubblica,si demonizzino inni di un infausto periodo, per poi non prendere alcun provvedimento,nel caso in cui si fosse riprodotto un qualunque brano inneggiante all’ideologia più becera e criminale della storia, il comunismo, che con Stalin ,Mao , Pol Pot, solo a citarne 3 ,ha mietuto milioni di vittime…. ovviamente non si sarebbe riportata nessuna (peraltro inutile) notizia di una banale ragazzata, fatta apposta per provocare (ma non siete stati ragazzi….?)…a questo punto, non scordandoci che oltre ad essere criminale, la stessa ideologia al contrario di altre, in forza anche dei mutamenti storici, è anche la più trasformista (esempio Italiano…PC, quercia, ulivo, PD, e poi si vedrà cos’altro) viene da pensare ai classici 2 pesi 2 misure, quando invece parliamo di sistemi antidemocratici equivalenti.

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