Una fiera per vecchi nostalgici

BIELLA – È tornata la pioggia nei giorni passati e il nostro pensiero va inevitabilmente alla fiera che quest’anno, per i motivi che ben sappiamo, non ci sarà e allora non ci resta che immergerci nei ricordi, a quando le giostre, una manciata di mesi fa, riempivano l’area a ridosso delle carceri.

Ma c’è stato un tempo in cui tutto era molto più vicino a noi, negli anni le attrazioni sono state spostate più volte, per i più brizzolati il primo ricordo sarà sicuramente via Lamarmora, dove ora sorge l’Esselunga, una lingua di terra al centro della città, che trasformava Biella in un’oasi di relax raggiungibile da chiunque in pochi minuti.

Poi venne il tempo di piazza Falcone, dietro lo stadio, forse il ricordo più vivo per noi che abbiamo superato gli “anta”, quando adolescenti uscivamo furtivi da casa per ritrovarci a ridosso degli autoscontri, quando bastavano mille lire per provare l’ebbrezza del Tagadà sobbalzando come matti, spinti dall’entusiasmo alimentato da leggende e dicerie su fantomatiche morti causate proprio da quella bizzarra attrazione.

C’era il tunnel dell’amore per quei pochi fortunati che avevano qualcuno con cui salirci e per gli altri, si stava al pungiball, a osservare ammirati i grandi tirare pugni e far scommesse. Erano anni diversi, anni più genuini e tempi meno complicati, niente social, niente messaggi, si usciva e ci si trovava senza mille preamboli o chat per fissare l’appuntamento, si andava tranquilli e sicuri che qualcuno con cui passare la giornata l’avremmo trovato.

Erano gli anni delle grandi compagnie che a pensarci ora sembra una canzone degli 883 per vecchi nostalgici.
I tempi cambiano, le mode cambiano, i luoghi cambiano ma una cosa che non cambierà mai è la fiera di Biella che, nonostante i numerosi traslochi, verrà sempre raggiunta da noi e dall’immancabile pioggia.

La Biella che piaceVa

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