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Un parco fotovoltaico sui suoi terreni. La lotta di un agricoltore di Carisio

Un uomo contro le multinazionali, il caso approda anche a “Fuori dal coro”

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CARISIO – Fanno un parco fotovoltaico sui suoi terreni. La lotta di un agricoltore di Carisio. Un uomo contro le multinazionali, il caso approda anche su “Fuori dal coro”.

E’ andata in onda la scorsa settimana su Rete4, nella trasmissione “Fuori dal coro”, la vicenda di un agricoltore di Carisio che sta lottando contro l’esproprio dei propri terreni per la costruzione di una centrale elettrica all’interno della sua proprietà. Un progetto portato avanti da parte di piccole aziende collegate in realtà a multinazionali.

Lui è Andrea Maggi, imprenditore agricolo che porta avanti una attività di 116 ettari e che ora resiste contro questo progetto. Progetto che, se approvato, porterà ad uno stop produttivo dell’azienda e al tempo stesso alla perdita di valore economico e gestionale di questa realtà. Ne dà notizia Prima Vercelli.

«Tutto è iniziato a marzo – spiega Maggi – quando abbiamo notato delle persone che svolgevano rilievi e carotaggi nei nostri terreni. Da lì ho controllato il sito del ministero per verificare l’esistenza di qualche progetto e ho avuto una amara scoperta. Infatti ho visto la presenza di vari progetti di privati facenti capo a multinazionali che intendono realizzare un mega impianto fotovoltaico».

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10 Commenti

1 Commento

  1. ernesto trismegisto

    13 Gennaio 2024 at 10:20

    Le fonte alternative come pure la mobilità green sono un enorme bluff.
    Ormai la gente comincia a capirlo…

    • Riccardo

      13 Gennaio 2024 at 18:43

      È certamente meglio il gas russo o algerino, mi sembra di capire.

    • Ardmando

      14 Gennaio 2024 at 9:01

      Solo le auto 100% elettriche sono una truffa o un bluff. La mobilità green è fatta da motori ibridi, idrogeno e biocarburanti. La produzione di energia elettrica deve avvenire utilizzando fonti naturali rinnovabili, come il nucleare, il fotovoltaico, l’eolico e l’idroelettrico.
      In questo caso specifico, è davvero impensabile che non esista una alternativa che non penalizzi il Sig. Maggi e la sua attività. Non stiamo parlando di estrazione di gas o di petrolio che necessitano di essere fatte dove si trova il giacimento, ma di fotovoltaico. In ogni caso la legge dovrebbe impedire l’esproprio di terreni legati ad una attività imprenditoriale operativa. Se i terreni fossero inutilizzati sarebbe differente, ma non lo sono. Mi auguro che la questione arrivi in tribunale e questa follia venga impedita trovando una soluzione differente.

  2. Luisella Bidese

    13 Gennaio 2024 at 11:57

    mi domando come facciano ad espropriare questi terreni? a che titolo se vanno a delle aziende private? un conto è un servizio pubblico, come può essere una ferrovia, ma un parco fotovoltaico privato sui terreni di proprietà di un altro??? Qui siamo all”appropriazione indebita.

    • Uberto

      13 Gennaio 2024 at 12:55

      l esproprio verrà fatto da Enel,terna per fare un impianto di scambio sul posto, gli impianti fotovoltaici sono su terreni di altri agricoltori privati che fanno un contratto con fondi che metteranno i pannelli, in totale dovrebbero essere 700ettari di terreno di privati dove faranno fotovoltaico,e io essendo agricoltore posso capirli,in quanto si guadagna il triplo che fare riso e senza spendere 100k per un trattore e avere il rischio di siccità o grandine..

    • Riccardo

      13 Gennaio 2024 at 18:34

      La centrale Terna è un’infrastruttura tecnologica al pari di una stazione ferroviaria o un casello autostradale. Le reti a partire dai campi fotovoltaici sono per legge considerate strutuure di interesse pubblico. L’esproprio sarà per la centrale Terna.

  3. Luigi

    13 Gennaio 2024 at 13:08

    Finissero di dare soldi alle solite multinazionali, camuffare da piccole imprese, forse le terre sarebbero di nuovo coltivate. Bisogna sperare che ci sia sempre il sole, altrimenti ritorniamo alle candele.

    • Riccardo

      13 Gennaio 2024 at 18:40

      Uno dei campi che si allacceranno a Carisio è già opzionato da una public company nazionale. Le rinnovabili sono essenziali per solo per motivi ambientali ma anche per calmierare i prezzi dell’energia. Sono tutti impianti che non godono di alcun incentivo pubblico.

  4. MARIO GUARAGNA

    13 Gennaio 2024 at 17:04

    NON MOLLARE…..TIENI DURO…

  5. Ardmando

    13 Gennaio 2024 at 18:48

    Sicuri di conoscere tutti i dettagli della vicenda e le ragioni di ogni parte coinvolta prima di far calare sentenze e giudizi?

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