Attualità
Stai crescendo, eterno Peter Pan, e noi a volte abbiamo una paura che toglie il respiro
L’angelo e i suoi custodi. La bellissima lettera scritta da Alberto Serena al figlio Davide.
La bellissima lettera scritta da Alberto Serena al figlio Davide.
L’angelo e i suoi Custodi.
È iniziato da poco questo nuovo anno e prosegue drammaticamente la pandemia, il Covid, ma tu non ne sai nulla, perché per te è oggi, per te è ora, punto e basta.
Stai crescendo, caro Davide, eterno Peter Pan, e noi a volte siamo presi da uno sconforto profondissimo, da una paura che non ci fa respirare e a volte ti guardiamo come si guardano le creature celesti, inarrivabili.
Non sappiamo se tutto questo ha un senso e se c’è un Dio che qualche volta ci ascolta, ma di certo non ci risponde o ha troppe cose da fare per darci retta.
Ma se un giorno avremo l’onore di incontrarlo dovrà spiegarci parecchie cose e sarà lui a diversi giustificare, perché troppe sofferenze abbiamo visto e vissuto nei reparti di tanti ospedali italiani.
Troppe ne abbiamo passate noi e ne passiamo ancora, anche se pochi lo sanno e più passa il tempo, ancora meno ce lo chiedono.
Tu, caro il nostro Davide, intanto conta su di noi e sui tuoi fratelli, che ci siamo da quando sei nato e non ti lasceremo mai la mano, perché tu hai paura di camminare senza una mano a cui aggrapparti.
Nella nostra impotenza, nella nostra fragilità, cerchiamo ogni giorno la forza di essere all’altezza delle tue aspettative, perché tu ti fidi di noi.
Tu sei l’Angelo più bello e noi siamo i tuoi Custodi .
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