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Alex Guerrieri canta il dolore per la sorella e l’amica morte suicide

Alex Guerrieri racconta il nuovo singolo: «“Dimmi che è uno scherzo”: proprio quello che ho pensato quando arrivò quella maledetta chiamata»

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Alex Guerrieri

«“Dimmi che è uno scherzo”: proprio quello che ho pensato quando arrivò quella maledetta chiamata dall’ospedale – racconta con voce tremante di commozione Alex Guerrieri – Mia sorella non c’era più. Se n’era andata e, con lei, anche una parte di me. A distanza di tempo, ho sentito il forte bisogno di dirle quanto ancora oggi io senta la sua mancanza e quanto le voglia bene. Questo brano è interamente dedicato a lei, ma anche ad una mia carissima amica che, spero, vivrà per sempre in questa canzone».

Alex Guerrieri, il nuovo singolo dedicato alla sorella

È con queste struggenti parole che l’artista biellese annuncia l’uscita del suo nuovo singolo, che da una settimana è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming.

Un brano che in poco meno di una settimana ha raggiunto oltre 55 mila persone su YouTube, dove è possibile visionare anche il videoclip ufficiale del brano, diretto da Andrea Gnizio Outiszone; una perfetta trasposizione visiva della storia autobiografica narrata da Alex Guerrieri: quella di un fratello e di un amico che si ritrova a ripercorrere gli spaccati di vita, i momenti di gioia e di spensieratezza, ma anche quelli di fragilità, di sgomento e di incredulità provati prima e dopo le due tragiche notizie che hanno segnato la sua vita. Immagini di sorrisi e di complicità si alternano a quelle di ambulanze e di ospedali, in un rimando continuo in cui ricorrono spesso fiamme ardenti.

“Vorrei che questo brano fosse di conforto per chi sta provando un dolore simile”

«Il fuoco rappresentato nel video – spiega l’autore – vuole comunicare l’emozionalità che mi anima e che spero di trasmettere attraverso le mie canzoni. Quando ho scritto questo testo ho pensato non solo alle protagoniste delle storie, ma anche a tutti coloro che, come me, hanno perso persone a loro care. Vorrei che questo brano fosse per loro di conforto, il messaggio è: non sei solo, so l’intensità del dolore che stai provando o che hai provato in passato».

Alex Guerrieri, da Biella a Torino per trovare la sua dimensione musicale

Alex GuerrieriNato a Biella e trasferitosi a Torino con l’intento di trovare la sua dimensione nel mondo della musica, la carriera di Alex decolla nel 2017 quando conosce Luca Vicini dei Subsonica e nel suo studio produce “Belli e dannati”, il suo primo album che viene pubblicato nel settembre dello stesso anno.

«Inizialmente – racconta il cantante – pensavo di fermarmi lì, poi ho visto che il pubblico ha risposto molto bene e con gli anni sono andato avanti. In realtà già nel 1995 avevo collaborato con Marco Masini per un suo video musicale, ma era stata una breve parentesi».

A cavallo tra il 2017 e il 2018 partecipa a Sanremo Rock Festival con due canzoni in gara, “Vivi la vita” e “La voce” esibendosi al Teatro Ariston. Dal 2019 usciranno poi altri singoli, tra cui “Vieni con me”, “Taglio la Corda”, “L’amore esiste”, “Dimmi che c’è” e “Sex on the beach”, brano estivo uscito il 22 giugno dell’anno scorso. Ma Alex non si ferma, ha già in cantiere altri singoli, che faranno parte del nuovo album, presumibilmente in uscita a fine anno. «Molto dipende anche da come si svilupperà questa situazione di emergenza sanitaria – spiega -, far uscire un disco in questo periodo può essere controproducente perché poi il rischio è quello di non poter fare serate di presentazione e concerti per promuoverlo. Diverso il discorso per quest’ultimo brano “Dimmi che è uno scherzo”, singolo dalle atmosfere decisamente invernali, che ho sentito l’esigenza di far uscire in questo momento di riflessione personale e collettiva, in cui riemerge una certa malinconia rispetto ai momenti vissuti in passato».

«Il complimento più bello e autentico che io possa ricevere – conclude – è quando mi viene detto che la mia canzone fa venire la pelle d’oca, significa che sono riuscito a trasportare le persone in una dimensione fortemente emotiva, che per me è il motore di tutto».

Sofia Parola

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