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Sotto la poltrona… niente

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coronavirus

BIELLA – Prima ancora di quella sanitaria ed economica, la crisi che ha indebolito di più la nostra società ha riguardato la politica, annientata da sfiducia popolare e un apparato che non l’ha tutelata. L’assenza di una guida politica territoriale, purtroppo, esaspera gli effetti collaterali dell’epidemia, con conseguenze preoccupanti sul fronte sociale e lavorativo, viste le previsioni drammatiche sui fatturati delle aziende locali.

La distanza tra la società civile e il potere si misura nel triste spettacolo che sta andando in scena in questi giorni con l’avvicendamento dei vari incarichi delle società partecipate. Cordar, Seab, Atap, per citarne qualcuna, rappresentano l’ultima zona franca di una politica acefala, che si tiene in piedi grazie ad un sostegno bipartisan e che non sa più tutelare il bene della comunità.

I compromessi e le ripartizioni di posizioni di prestigio, remunerate con lauti stipendi, non sono certo una novità. In passato, però, conferire un incarico ad un caro amico esponeva la parte politica a feroci scontri in consiglio comunale, epicentro ideale, per fortuna, per la dialettica di opposizione.

Ora no, meglio non far troppo rumore, agire con discrezione perché, comunque, il sistema di compensazione porterà qualche beneficio anche all’opposizione, che ha l’interesse a non far emergere eventuali mancanze nella precedente gestione delle stesse società e in più assicura una tranquilla rendita di posizione.

“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Il significato ovviamente è duplice e molto attuale come Il Gattopardo ci ricorda.
Assistiamo così ad una spartizione che tiene in equilibrio un silente sistema di taciti accordi tra le parti, dove nessuno è regista, sono tutti comprimari ed i ruoli si confondono.

I settori di cui si occupano le società partecipate riguardano tra l’altro proprio i temi come l’ambiente, i rifiuti, i trasporti, la formazione che gli economisti e analisti finanziari nel mondo, ritengono essere tra quelli più strategici per l’espansione di una nuova economia.

In qualsiasi ricetta, a partire dalla scuola, per definire i profili e uscire dalla crisi, il termine più utilizzato e anche inflazionato, è la competenza. Componente imprescindibile per chi si trova ricoprire ruoli di comando e deve traghettare imprese in mari tumultuosi verso nuovi orizzonti.

Invece, se dal Covid oggi non siamo ancora immuni, certamente la politica locale ha anticorpi robusti per resistere alla competenza.
Vittorio Barazzotto

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