Attualità
Sabato nel Biellese un camper attrezzato per la vaccinazione delle persone più fragili
Sabato nel Biellese un camper attrezzato per la vaccinazione delle persone più fragili
Arrivano «rinforzi» per la campagna vaccinale nel Biellese, in particolare per quanto riguarda i soggetti più fragili. L’iniziativa, ideata e realizzata grazie all’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, in collaborazione con il FAB (Fondo Assistenza Benessere) e con l’associazione «Camminare insieme», si svolgerà sabato 8 maggio dalle 9 alle 18 e riguarderà, in particolare, 10 centri fra case di riposo e strutture psichiatriche. Le persone che saranno vaccinate saranno circa un’ottantina. Da Torino, infatti, arriverà il camper medicalizzato gestito dalla FAB con a bordo quattro medici dell’associazione «Camminare insieme», tra cui il direttore sanitario Giulio Fornero, che trascorreranno la giornata a vaccinare cittadini biellesi. A volere fortemente l’iniziativa, come detto, l’assessore Caucino, che dopo aver conosciuto la grande efficienza e competenza delle due associazioni, durante la sua visita all’Opera Barolo di Torino (che le ospita nei suoi spazi), ha avuto l’intuizione di coinvolgerle anche per sostenere il territorio biellese. Riscontrando una risposta entusiastica e positiva. «Sarà una giornata importante – spiega Fornero – in quanto, grazie a questa iniziativa, ispirata dall’assessore Caucino, avremo l’occasione di sostenere la campagna vaccinale nel Biellese, in collaborazione con il Dipartimento di Igiene pubblica dell’Asl locale». «Camminare insieme – prosegue Fornero – ospitata nei locali dell’Opera Barolo di Torino, svolge attività di poliambulatorio per persone indigenti. Ora collaboriamo alla campagna vaccinale dell’Asl Città di Torino presso il centro del Lingotto, dove gestiamo 3 postazioni, in collaborazione con altre associazioni e all’Ordine dei medici. Inoltre abbiamo iniziato a eseguire test diagnostici rapidi con mezzi itineranti. Con il camper, poi – conclude Fornero – portiamo medici e farmaci nei dormitori comunali, dal momento che il nostro obiettivo principale è proprio quello di sostenere concretamente le persone più fragili».
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