Attualità
Ritirato il pecorino semistagionato del Caseificio La Fonte
Ritirato il pecorino semistagionato del Caseificio La Fonte
Il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di un lotto di formaggio pecorino a media stagionatura a marchio Garante per la presenza di Listeria monocytogenes.
La vendita
Il prodotto richiamato è venduto in forme singole da 1,4 kg con il numero di lotto 18202 e la data di scadenza 02/05/2019.
Il pecorino interessato dal richiamo è prodotto dal Caseificio La Fonte di Pasquale Pace, nello stabilimento di località Torre a Castello, ad Asciano, in provincia di Siena (marchio di identificazione IT 09 439 CE).
Il richiamo
In via cautelativa, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il formaggio con il numero di lotto segnalato. L’azienda fa sapere che la non conformità è stata comunicata ai clienti.
Il richiamo è stato trasmesso alle aziende per la divulgazione ai consumatori mediante affissione.
Il batterio
Il batterio, è particolarmente patogeno e la raccomandazione è chiaramente quella di evitare il consumo del prodotto e, nel caso fosse stato acquistato e non consumato, i clienti possono riportarlo al punto vendita e ricevere il rimborso. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda al numero 0733660147.
I sintomi dell’infezione
L’infezione da Listeria monocytogenes si presenta principalmente con sintomi a carico del sistema gastrointestinale. Il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica, anche se la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o può presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata.
La listeriosi – secondo quanto riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità – può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica. Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale con febbre e altri sintomi non specifici, come la fatica e dolori.
Tuttavia, le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto (morte fetale, aborto, parto prematuro, o listeriosi congenita). In adulti immuno-compromesse e anziani, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie.
Data la sua natura batterica, il trattamento della malattia passa attraverso una terapia antibiotica, sia per gli adulti che per i bambini. Una cura antibiotica somministrata precocemente a una donna incinta può prevenire la trasmissione della malattia al feto.
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