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Quei giornalisti di Biella sporchi e cattivi tutti schiavi dei poteri forti

Un articolo di Edoardo Tagliani

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Leggo i commenti social relativi al fondo di Massimo De Nuzzo pubblicato sabato scorso. CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DI MASSIMO DE NUZZO

Il 30% si scaglia contro la fotografia, chiaramente d’archivio, pensando che il giornale voglia farla passare come uno scatto di cronaca. Lo stesso autore del pezzo, scrive nella prima riga che “Oggi pomeriggio a Biella, meteo permettendo (…) scenderanno in piazza i no-vax”. Il verbo (come quelli che seguono) è al futuro, perché la manifestazione deve ancora svolgersi. Delle due l’una: o chi commenta non sa leggere, o sospetta che la foto sia stata scattata grazie a una prodigiosa macchina del tempo (di certo fornita da Big Pharma) astutamente celata negli scantinati della redazione.

Un altro 30% si arrabbia perché il pezzo non è firmato. Un meraviglioso monumento all’arguzia e all’attenzione ai dettagli, questo. Al fondo del testo, proprio dove uno si aspetterebbe di trovarla (Ma toh! Ma davvero? Ma guarda un po’!) c’è la sigla dell’autore, “mdn”, Massimo De Nuzzo. In effetti, ha tutta l’aria di essere un pernicioso e bugiardo arcano attraverso il quale, da 40 anni circa, il direttore firma i suoi corsivi nell’evidente tentativo di proteggersi dietro vile anonimato.

GUARDATE IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE CHE SI E’ SVOLTA IERI A BIELLA

E ancora: un 30% insulta e si sbraccia (telematicamente) per dire quanto sono sporchi e cattivi questi giornalisti tutti schiavi dei poteri forti. A Biella. I poteri forti. Ma avercene, di poteri forti. Ditemi dove devo firmare per avere i poteri forti. Anzi: non dico tanti poteri forti, tipo sei o sette poteri forti. Anche uno. Un potere forte. Magari solo un po’ forte. Un potere almeno in discreta forma, che va in palestra un paio di volte a settimana, dosa bene i carboidrati e non esagera con la bagnacauda. Oh, signora Maria: c’è la crisi e ci si accontenta.

Il restante 10 % dice cose sparse e del tutto incomprensibili, piene di faccine, maiuscole, congiuntivi da brivido, grammatiche marziane, costrutti chiari solo a Belzebù (ma da sbronzo, che da sobrio non li capisce neanche lui) punti esclamativi o puntini di sospensione come non ci fosse un domani. A tal proposito. Una curiosità da boomer: i puntini di sospensione, sui social, scadono? Tipo che se non li usi tutti oggi poi ti vanno a male e devi lavare la tastiera con l’aceto altrimenti puzza?

Una percentuale tanto piccola da non essere nemmeno statisticamente rilevabile, tenta invano di spiegare il senso del fondo, senso che viene totalmente ignorato dagli altri. Non posseggo certo io le giuste doti per tentare un’esegesi dell’amico Massimo, ma resto ancora sufficientemente lucido per capirne le parole: “Cari no-vax che considerate sacra la libertà personale, io ci sto e vengo a manifestare con voi. Ma voglio andare oltre e marciare in piazza anche per tutte le altre libertà personali possibili, come i matrimoni gay, a volerne citare soltanto una. Voi ci state? Eh? Maglietta arcobaleno, oggi?”.

È facile facile, capire il senso.

Almeno sembrerebbe. Ma evidentemente sbaglio.

Chiudo con una potente provocazione, una di quelle che non passano inosservate e potrebbero anche farmi rischiare il carcere. Per solidarietà a “mdn” e per orgogliosa protesta democratica, dichiaro sin d’ora che, se è vero come è vero che mi chiamo edoardo tagliani, non firmerò mai questo pezzo.

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1 Commento

1 Commento

  1. Sandro Bompan

    26 Luglio 2021 at 3:59

    L’autore del testo, che crede di essere molto furbo e scaltro, cerca di dissuadere chi è intenzionato a scendere in piazza per protestare, dicendo che “ovviamente” la manifestazione è organizzata anche dai fascisti di FN, quindi chi vi parteciperà condividerà anche l’impostazione di quell’organizzazione. Questo escamotage è a dir poco vomitevole. Lei cerchi pure di ammantare d’onore l’articolo del Suo collega, ma resta il fatto che è un vergognoso tentativo manipolatorio e non ci si può vedere alcuna buonafede proprio a causa di quell’avverbio.

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