Seguici su

Attualità

Pub chiuso e sanzionato: sono gli stessi clienti a pagare la multa

Pubblicato

il

Pub chiuso e sanzionato: sono gli stessi clienti a pagare la multa. Il locale era finito nel mirino della polizia locale per violazione delle norme anti-Covid. Ma scatta la solidarietà dei cittadini.

Pub chiuso e sanzionato: sono gli stessi clienti a pagare la multa

Siamo a San Rocco della Castagnetta in provincia di Cuneo e il pub in questione è il “Doctor Mad” di Raffaele Felizia. La sua attività era stata chiusa e sanzionata nella giornata di lunedì 26 aprile da parte del comando di polizia locale di Cuneo per aver violato la normativa anti-Covid. L’altro giorno per il titolare del locale la grande sorpresa: come riporta Prima Cuneo, la multa da 400 euro era stata saldata dai suoi affezionati clienti.

Multa da 400 euro e chiusura per cinque giorni

Una misura a cui ormai siamo abituati da diverso tempo. L’intervento delle forze dell’ordine per garantire il rispetto della normativa anti-Covid relativo alle attività di bar e ristoranti è chiaro: sanzione pecuniaria e chiusura dell’attività per cinque giorni.

Episodio simile a Cossato

Verso la mezzanotte di venerdì 23 aprile i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Cossato erano intervenuti alla periferia della città dove era stata segnalata la presenza di diverse persone all’interno di un bar apparentemente chiuso.

Effettivamente i militari hanno riscontrato che, nonostante il divieto di somministrazione di bevande come previsto dalla normativa anticovid-19, otto clienti si trovavano a bere dentro il locale.

Tutti gli avventori sono stati sanzionati con quattrocento euro di ammenda.

Dal Comando di Cossato è stata trasmessa una segnalazione dell’accaduto direttamente alla Prefettura biellese che dopo le doverose verifiche, trattandosi di recidiva, ha disposto la chiusura dell’esercizio pubblico per 30 giorni.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *