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Piemonte prima regione a votare la gratuità dei mezzi per i minori di 14 anni

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Gratuità mezzi pubblici

“Se anche solo un decimo dei bambini e dei ragazzini residenti in Piemonte (gli under 14 sono 540mila) usufruisse dell’abbonamento ai mezzi, portando con sé un familiare adulto, sarebbe la più grande rivoluzione nel campo della mobilità sostenibile mai vista nel nord del Paese” – così il Capogruppo di Liberi Uguali, Marco Grimaldi, commenta l’approvazione in Aula all’unanimità, col parere favorevole dell’Assessore ai Trasporti Gabusi con cui ha formulato la proposta finale in questi mesi, del suo ordine del giorno sull’incentivo all’uso e all’educazione all’uso dei mezzi pubblici. – “Come funziona la nostra proposta? Prevede di garantire a tutti i residenti in Piemonte fino al 14esimo anno di età compiuto la gratuità degli abbonamenti al trasporto pubblico locale (pullman, tram e metro), vincolata alla sottoscrizione di un nuovo abbonamento acquistato da parte di un accompagnatore”.

Politica incentivante

Come concordato da Grimaldi con l’Assessore Gabusi, si parla innanzitutto una politica incentivante per una misura sperimentale. La promozione avverrebbe con l’emissione di un abbonamento mensile, trimestrale o annuale agevolato intestato al minore di 14 anni (compiuti), a fronte dell’acquisto di un nuovo abbonamento di pari durata da parte di un familiare maggiorenne, che non abbia già posseduto abbonamenti TPL validi nei sei mesi precedenti. L’abbonamento agevolato comporterebbe il solo costo della tessera (15 euro) e i due abbonamenti avrebbero la stessa validità, ma in una seconda fase della sperimentazione potrebbero essere fruibili su reti diverse (a partire dalle ferrovie), per venire incontro a bisogni di mobilità diversi fra adulto e minore.

“I ‘Global Strike for Future’” – aggiunge Grimaldi – “che hanno visto milioni di giovani sfilare nelle città di tutto il mondo, ci hanno chiesto di fare di più per ridurre le emissioni che trasformano le nostre città in Smog City e contribuiscono alla crisi climatica; ci hanno chiesto una transizione ecologica radicale che deve passare per il progressivo abbandono dell’auto e la centralità del trasporto pubblico. Quella di oggi è una vittoria che vuole dire tanto, in termini di diritto alla mobilità e per una politica di educazione delle nuove generazioni all’uso dei mezzi pubblici e di aumento tra gli adulti dell’abbandono del mezzo privato. Immaginatevi se tutto il Paese si unisse a questa rivoluzione verde: i bambini potrebbero trascinare nel trasporto pubblico milioni di italiani”.

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