Attualità
Oltre 66mila euro per i giovani di Chiavazza
Sociale
Il settore Servizi alla Persona del comune di Biella ha individuato, attraverso avviso pubblico, come soggetto partner per la coprogettazione e la successiva realizzazione di interventi educativi a favore delle giovani generazioni nel quartiere Chiavazza, la Cooperativa Sociale Tantintenti.
Spiega l’assessore alle Politiche sociali Isabella Scaramuzzi: “Il contesto di riferimento su cui abbiamo intrapreso la coprogettazione è il quartiere di Chiavazza, il secondo più popoloso della città, con una più elevata percentuale di giovani nella fascia 11\14 anni tra i residenti, rispetto agli altri quartieri cittadini. Insieme alla scuola ed alle associazioni presenti sul territorio del quartiere, il comune di Biella ha iniziato un proficuo lavoro di collaborazione, che ha portato all’idea progettuale. Una delle ricchezze del quartiere di Chiavazza è proprio l’alto numero di giovanissimi che, se da una parte vivono in un quartiere ampio, immerso nel verde, con aree gioco e parchi, dall’altra però necessitano di attività extrascolastiche e luoghi diffusi di socializzazione e di aggregazione, in cui sperimentare azioni di cittadinanza attiva e di partecipazione all’uso e gestione di beni condivisi dalla comunità”.
DURATA DEL PROGETTO: ottobre 2022 – giugno 2024
BENEFICIARI: ragazze e ragazzi nel quartiere di Chiavazza compresi nelle fasce d’età 10/15 anni (in particolare chi frequenta la scuola Secondaria di primo grado).
OBIETTIVI SPECIFICI: creare una rete tra le Associazioni, le realtà presenti sul territorio e le istituzioni pubbliche; avviare attività strutturate sia nel periodo scolastico che nel periodo estivo; individuare adulti e luoghi di riferimento per la comunità educante del quartiere.
BUDGET: complessivamente le risorse a disposizione ammontano a Euro 66.000,00 (programmazione e realizzazione delle attività invernali e di due summer camp, rimborsi spese e acquisto materiali)
Attività nei primi mesi di avvio del progetto (ottobre-dicembre 2022):
coprogettazione tra Comune di Biella, settore Servizi alla Persona, e gli operatori incaricati dalla cooperativa per definire le linee strategiche e metodologiche del progetto e le modalità di coinvolgimento del quartiere e dei preadolescenti a cui è destinato;
con la comunità educante: un incontro di comunità molto partecipato in un’ottica di lavoro di squadra che ha a cuore i giovani del proprio quartiere (Associazione Genitori Chiavazza, Associazione Genitori Pavignano, Associazione Culturale Islamica, Associazione Nazionale Alpini, ASD Ronin, ASD Virtus Chiavazza, Enaip Piemonte, Oratorio di Chiavazza, Scout), alla presenza dei rappresentanti della scuola dell’istituto comprensivo Biella II, degli operatori del settore Servizi alla Persona del comune di Biella, della dirigente Germana Romano e dell’assessore Isabella Scaramuzzi;
con i beneficiari del progetto: Il laboratorio “Tutta mia la città…” con tutte le classi della scuola Secondaria di primo grado di Chiavazza dell’istituto comprensivo Biella 2, per un totale di 122 ragazzi e ragazze incontrati. Il laboratorio “Sguardi nuovi” con un gruppo pilota di giovani preadolescenti ed adolescenti, con la tecnica del “photovoice” sulla visione di sé e del quartiere, utilizzando le fotografie scattate e scelte da loro stessi.
A partire dal 20 gennaio e fino al termine dell’anno scolastico, verrà proposto un calendario di attività strutturate nei pomeriggi di lunedì e venerdì, liberi dalle lezioni scolastiche, nei luoghi diffusi individuati con la comunità educante del quartiere. Le attività continueranno con un summer camp, ovvero con l’organizzazione di alcuni spazi pomeridiani nel mese di luglio con attività outdoor gestite dagli animatori della cooperativa, prediligendo le aree verdi e i campi da gioco esistenti nel quartiere; il programma più dettagliato verrà presentato in primavera. Il calendario delle attività riprenderà a settembre con l’inizio della scuola per concludersi con un secondo summer camp a luglio 2024.
“La vera sfida sarà quella di dare continuità e generatività al progetto stesso oltre la sua durata, da parte di una comunità educante (fatta di istituzioni e di cittadini) che sente l’esigenza di continuare a prendersi cura delle proprie giovani generazioni” conclude Scaramuzzi.
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