O capitano! Mio capitano!

Da tifoso dell’Inter potrebbe sembrare troppo di parte lodare le qualità calcistiche e umane di Javier Zanetti, ospite giovedì scorso in piazza del Battistero a Biella della rassegna “Campioni sotto le stelle”.

Il valore di Zanetti va oltre al campo da gioco per il suo stile di vita esemplare, sia per gli appassionati di calcio sia per chi non segue questo sport.
Zanetti, oltre ad essere il vice presidente dell’Inter, dopo una carriera calcistica luminosa e ricca di trofei, sostiene una fondazione umanitaria per la tutela dei diritti dei ragazzi in Argentina ed è attivo nella promozione di iniziative benefiche nel nostro Paese, come quelle per avvicinare allo sport le persone affette da sindrome di Down.

Il suo legame con Biella nasce da lontano, quando nel 2010, come testimonial degli Special Olympics, girò uno spot promozionale con l’atleta biellese Andrea Foglio.

Portare l’attenzione dei media sulle manifestazioni sportive che coinvolgono ragazzi con disabilità incoraggia gli atleti e le loro famiglie e ci ricorda quanto sia importante la valorizzazione dello sport come pratica di inclusione, di socializzazione e di integrazione. Un uomo come Zanetti che, nonostante la fama internazionale e gli incarichi prestigiosi, riesce a mantenere uno stile pacato, cordiale e umile rappresenta un modello a cui tendere.

Un personaggio fuori dal tempo, mai fuori dagli schemi, la cui straordinarietà sta nella semplicità e nel rigore che ha tenuto dentro e fuori dal campo da gioco.
Vittorio Barazzotto

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