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Nel Biellese anziani più sicuri ma a rischio solitudine

Un articolo di Vittorio Barazzotto

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Tanti soldi, poca sanità

Papa Francesco ha dedicato una riflessione sulla vecchiaia, una stagione non facile da gestire. Il papa scrive “A molti la vecchiaia fa paura. La considerano una sorta di malattia con la quale è meglio evitare ogni tipo di contatto” e “Nonostante giunga dopo un lungo cammino, nessuno ci ha preparato ad affrontarla, sembra quasi coglierci di sorpresa. Le società più sviluppate spendono molto per questa età della vita, ma non aiutano a interpretarla: offrono piani di assistenza, ma non progetti di esistenza.”

Proprio sui progetti di esistenza nella nostra provincia siamo carenti. Ci sono esempi virtuosi, specialmente in Emilia Romagna, ma anche in alcune zone del Piemonte, dove sono attivi i “condomini solidali”, edifici dove si creano soluzioni per sostenere chi ne ha più bisogno come gli anziani, i ragazzi svantaggiati e le persone in difficoltà. Pur garantendo ad ognuno la propria indipendenza, si creano rapporti di mutuo soccorso tra i vari condomini, creando così un ambiente vivibile ed armonioso.

Stando alle statistiche gli anziani nel Biellese, dal punto di vista della sicurezza, sono mediamente più al riparo dalle truffe e dai furti rispetto ad altre città, tuttavia sono più esposti al rischio di isolamento. La mancanza di attenzione e di affetto possono indurre i più fragili a fidarsi di persone che sfruttano le loro debolezze. Inoltre, e questo purtroppo non riguarda solo le persone più vecchie, sempre più spesso la cronaca riporta i casi di persone morte in solitudine nella propria abitazione.

La nostra società è sempre più parcellizzata e gli anziani, un po’ come accade anche con gli animali, quando non ci servono tendiamo ad isolarli.
In una economia di scala, anche escludendo l’aspetto affettivo, il biellese dovrebbe investire su piani di esistenza per i più vecchi, soprattutto perchè il rapporto tra numero di anziani e popolazione residente ci colloca nei primi posti della classifica nazionale.

Essere connessi non ci salva dalla solitudine, che si sconfigge riavvicinando le persone e le generazioni.
Vittorio Barazzotto

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