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Nel 2019 salva e si prende cura di una cucciola di capriolo

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BIELLA – Nel 2019 i soci del Movimento Etico Tutela Ambiente e Animali guidati da Valerio Vassallo avevano salvato una cucciola di capriolo portandola al sicuro nel proprio rifugio. Oggi di quell’animale, affidato successivamente al servizio pubblico non si sa più nulla, e lo stesso Vassallo in relazione all’episodio è indagato tra l’altro di “furto allo Stato al fine di farne profitto e detenzione di specie pericolosa”.

La storia ha inizio quando due anni fa la cucciola di poche ore di vita con ancora il cordone ombelicale attaccato è rimasta orfana di madre per mano dei cacciatori e veniva così raccolta da alcuni cittadini e consegnata agli attivisti dell’associazione.

Portata presso il rifugio del movimento, grazie alle cure dei soci era riuscita a sopravvivere e successivamente rilasciata in libertà anche se nei mesi successivi l’animale faceva quotidianamente visita a coloro che l’avevano salvata, in particolare alla sua “mamma umana”.

Questo fino a quando un giorno Nana, così come era stata ribattezzata, si è presentata presso il rifugio con una zampa rotta. «In quella occasione – spiega Valerio Vassallo – abbiamo avvertito le forze dell’ordine e il servizio della Provincia dichiarando anche di essere disposti a farci carico delle spese veterinarie superiori a mille euro. Attraverso una raccolta fondi avevamo trovato circa 500 euro ma visto che non ci è stato dato il permesso di pagare la fattura, i soldi raccolti sono stati utilizzati per migliorare le recinzioni del nostro punto rifugio così come peraltro era stato richiesto dall’Asl di Biella».

Quello che è accaduto dopo all’animale rimane un mistero. Nonostante le richieste Nana non è stata restituita al Meta, che la voleva in affido, proprio perchè l’associazione non dispone di un rifugio per gli animali selvatici conforme alle disposizioni di legge.

«Nonostante le nostre insistenti richieste presso la Provincia di Biella – continua Vassallo – non abbiamo mai avuto una risposta e a tutt’ora non sappiamo che fine abbia fatto o dove sia stata portata. Dopo tutto quello abbiamo fatto per Nana, pagando tutto di tasca nostra perchè gli enti pubblici preposti affermano di non avere i fondi necessari, ho ricevuto questo “bel regalo” rappresentato dal verbale di chiusura di indagine a mio carico per i diversi reati, tra i quali appunto la detenzione di specie pericolosa. Il che rivolto a una cucciola di capriolo è tutto detto».

Già indagato più volte per la sua difesa assoluta degli animali, Valerio Vassallo promette battaglia: «Se pensano di farmi desistere con questi mezzi hanno proprio sbagliato. Ovviamente la storia non finisce qui».

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