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Michele Mosca: “La mia proposta di un museo del tessile piace”

Intervento del consigliere regionale della Lega

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Michele Mosca: “La mia proposta di un museo del tessile piace”

Michele Mosca: “La mia proposta di un museo del tessile piace”

BIELLA – Apprendo con piacere che la mia proposta di realizzare il museo del tessile presso il vecchio ospedale di Biella non è passata inosservata ed è servita a creare un improvviso slancio di condivisione. Leggo dai giornali che il 2023 è stato un anno in cui si è alacremente lavorato per dare vita a questo progetto e si è già addirittura individuata la sede per realizzarlo.

E’ corretto ricordare che il finanziamento è stato assegnato a UIB, quindi all’associazione privata che fa riferimento a Confindustria e che raggruppa gli industriali biellesi, comprendo inoltre che nel progetto sono state coinvolte la Fondazione CRB e la Fondazione Pistoletto ma rilevo che il finanziamento è di provenienza Ministeriale, quindi totalmente pubblico e che in quest’anno di lavoro, anche alla luce delle parole del Sindaco Corradino né la politica né le amministrazioni locali sono state coinvolte nelle scelte, solamente la scorsa settimana i sindaci riuniti in assemblea presso la Provincia, sono stati informati dello stato dell’arte.

Appare singolare che coloro che richiedono condivisione per lo sviluppo del territorio non abbiano sentito l’esigenza di condividere fin dai primi passi una scelta come questa, che dovrà raccontare la storia di un intero territorio e del suo orgoglio, che ancora oggi ci vede leader mondiali nella produzione di tessuti di alta qualità. La realizzazione del museo non può essere decontestualizzata dallo sviluppo urbanistico della città e qui si inserisce la mia proposta, sarebbe un bel segnale se UIB, fosse il primo investitore per la riconversione del vecchio ospedale.

Se questa ipotesi non fosse percorribile se ne potrebbero valutare altre, anche private, ma che vadano nella direzione di recuperare volumi strategici oggi abbandonati. Penso ovviamente ai fabbricati di via Carso che tra l’altro rappresentano un bell’esempio di archeologia industriale della storia tessile.

Bene ha fatto il Sindaco Corradino a sfilarsi immediatamente dalla richiesta di contribuzione pubblica, chi si assume l’onere di progettare e realizzare deve trovare in proprio anche le risorse per gestire, peraltro ingenti visto che il mantenimento costerebbe 370 mila annui. Non si può immaginare di intraprendere un percorso in solitaria, ricordo con soldi pubblici, salvo poi chiedere nuovamente al pubblico di compartecipare alle spese, senza avergli prima dato la possibilità di condividere le scelte. La scelta del museo privato è legittima ma deve avere sostenibilità economica senza chiedere a pantalone di ripianare eventuali debiti.

Michele Mosca

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1 Commento

1 Commento

  1. Sonia ganz

    3 Febbraio 2024 at 22:22

    e chi andra’ a vederlo ??? potete fare piuttosto il museo di biella, con foto di com’era una volta, prima che arrivaste voi politici moderni !!!! e un politico ha idee simili ??? ma quanti personaggi ne hanno gia’ parlato !!!! che stress……un’ esercito di strapagati politici , e per aver ridotto biella cosi’ ??? fate il museo anche dei biellesi, estinti…..

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