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Matteo Floris: “Faccio il lavoro più bello del mondo”

Il saluto del direttore

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Cari lettori, è di nuovo tempo di levare l’ancora. Quello appena iniziato sarà per noi un anno davvero “nuovo”. Massimo De Nuzzo ha abdicato alla direzione, lasciando nelle mani del sottoscritto il timone di questa splendida barca di quasi trent’anni, insieme a un po’ d’ansia, perché vorrei vedere voi a dover succedere a chi l’ha varata e condotta per tutto questo tempo. La metafora della barca calza a pennello per l’avventura che ci accingiamo a intraprendere.

Da questo numero, infatti, il giornale cambia lievemente volto. La Nuova Provincia cede il passo a La Provincia di Biella.it, anche in prima pagina. Quel “.it” è una dichiarazione d’intenti. Una fusione tra la tradizione della nostra anima “di carta” e la freschezza, la forza e la giovinezza del giornale on line. Questa è la nostra scommessa, cambiare per continuare a comprendere e raccontare un mondo che cambia. Progredire verso un’informazione sempre più interattiva e integrata, dove la carta, il web, i social e tutti i nuovi nati della rivoluzione digitale sono parti integranti di un unico corpo che si muove in modo armonico.

Noi questa sfida vogliamo coglierla, vedendola come una grande opportunità e non come una minaccia. Oggi non c’è solo il bisettimanale. Ci sono il sito, il giornale on line, la pagina Facebook, i gruppi di WhatsApp, Instagram… Canali diversi tra loro, ma in grado di avvicinarci sempre di più ai nostri lettori, anche a quelli che fino a poco tempo fa consideravamo irraggiungibili, come i giovanissimi. Nuovi mondi social dove spesso sembra regnare l’anarchia, tra fake news, fiumi di informazioni disordinate, novelli capipopolo che parlano senza filtri a migliaia di seguaci. È qui che, a maggior ragione, è necessario giocare la nostra partita, diventare sempre più riconoscibili, affidabili, autorevoli e riconquistare e ribadire il nostro ruolo di medium. Noi ci proviamo. E quando un diciottenne ci contatta per informarsi o informarci di qualcosa, fidandosi di noi, abbiamo un po’ la presunzione di essere sulla strada giusta.

È tempo di rimetterci in viaggio, dunque, di accettare che anche per chi ha passato tutta la vita in mare c’è un’età in cui si sbarca e di riprendere a navigare. Potendo contare sull’equipaggio di sempre, la vera forza di questa nave, che l’ha ricondotta ogni volta in porto, anche quando in mezzo alla tempesta qualcuno ci dava per spacciati. Marinai senza padrini o padroni, che mi hanno insegnato il mestiere più bello del mondo. Grazie a tutti loro, il mare che ci attende all’orizzonte non fa così paura.
Buon anno a tutti voi e buon anno anche a noi, che questo 2022 ci faccia avere il vento sempre in poppa.

Matteo Floris

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