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L’automobilista, il pedone e il sindaco

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BIELLA – Il chilometro lanciato in via Rosselli o il brivido dell’imprevisto negli incroci di via Trento e di via Trieste. Le tenebre degli attraversamenti pedonali di corso 53° Fanteria e di via Lamarmora o l’esperienza da fuori pista sul manto stradale rattoppato.

Sono tante le zone di Biella e del Biellese in cui non si riesce più a garantire la sicurezza stradale, come dimostrano i numeri in ascesa degli incidenti automobilistici che coinvolgono, in special modo, i pedoni, spesso vittime di auto che sfrecciano a velocità insostenibili in contesti urbani.

Sono tanti i fattori che causano incidenti, i più rilevanti riguardano la presenza di rettilinei che incoraggiano le auto alla velocità, la distrazione alla guida per un messaggio o una telefonata improvvisa, troppi attraversamenti mal segnalati o collocati a ridosso di zone a ridotta visibilità e la scarsa illuminazione.

In più la mancanza di pattuglie in strada, a causa di un cronico sotto organico del personale.

In una provincia in cui l’età media della popolazione è tra le più alte d’Italia (siamo secondi solo a Savona), mettere in sicurezza le strade e gli incroci deve essere una priorità, per la tutela della salute e della vita del cittadino.

La Procura, giustamente, ha inasprito le pene nei confronti dei guidatori che causano incidenti, come accaduto di recente per l’investimento mortale di Sandigliano, ma le amministrazioni a partire da Biella, devono rafforzare e sostenere gli interventi per la cura delle strade, allestendo ad esempio zone di attraversamento pedonale rialzate e riportando più luce in un capoluogo immerso nel buio. Sarebbe sufficiente guardare ai Paesi d’oltralpe e procedere ad un copia incolla, o anche a qualche provincia limitrofa. Ancora una volta non è solo una questione di spesa. Molti sindaci preferiscono non scontentare i propri elettori, lasciandoli liberi di cimentarsi in prove da rally sulle strade affidando alla (mala) sorte, il destino dei loro compaesani.

Non ci si può ricordare della città solo in campagna elettorale, quando le persone per una sorta di forza centrifuga tornano al centro del dibattito. Non dobbiamo assuefarci alla disattenzione nella cura delle strade perché la forza centripeta che ci ha allontanato dai pensieri della giunta, Biella in primis, potrebbe danneggiare ognuno di noi.

Vittorio Barazzotto

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