Attualità
Lastre in pietra al posto dei cubetti e via Italia diventerà un salotto
Egr. Direttore,
approfitto dell’ospitalità del Suo bisettimanale per esporre le riflessioni che hanno portato la nostra amministrazione ad inserire la pavimentazione di Via Italia nel piano triennale delle opere pubbliche. L’obiettivo è quello di creare un salotto nel centro di Biella, sostituendo gli attuali cubetti in porfido del trentino – posizionati negli anni ‘90 – con delle lastre di pietra che sappiano dare maggiore eleganza al contesto.
Valorizzare il centro è un’operazione ambiziosa ma necessaria. Tutte le città europee di medie dimensioni hanno subito negli ultimi anni un’emorragia di abitanti, dovuta sia alla denatalità sia all’emigrazione passiva verso i grandi centri. Biella non ha fatto eccezione, passando nell’arco di vent’anni da 57.000 a 44.000 abitanti.
Il disfacimento del tessuto abitativo si è sommato ad uno slittamento verso sud dell’asse della città, sia con gli interventi più visibili come il nuovo ospedale, il mercato, il centro commerciale Gli Orsi, sia con un piano regolatore che ha consentito di edificare fino a ridosso dei comuni di Ponderano, Occhieppo, Vigliano.
Oggi serve rafforzare il ruolo del centro, ma c’è di più.
Il mutamento dei costumi ed efficaci politiche di marketing hanno portato i centri commerciali, i “non luoghi” per dirla con Marc Augé, a diventare punti di aggregazione, trasformandosi da semplici luoghi del commercio ad aree di socializzazione dove le persone si ritrovano non solo per effettuare acquisti ma anche per trascorrere il proprio tempo libero. Tutto ciò a discapito delle aree identitarie della nostra penisola: i centri e le piazze su cui si è sedimentata la storia di un nucleo urbano.
Appartengo alla corrente di pensiero di coloro che ritengono che al bello bisogni essere educati, attraverso un percorso lungo che non avviene solo tra le mura di una scuola. Se oggi l’Italia è all’avanguardia del desing industriale e il “Made in Italy” è un sinonimo di bellezza lo si deve anche al fatto che i nostri disegnatori hanno avuto modo di affinare in gioventù la propria percezione al bello.
Il ragazzo italiano socializza, trascorre il proprio tempo libero, consuma un aperitivo all’ombra di un’opera d’arte architettonica e un domani, nel lavoro, saprà esprimere una sensibilità maggiore rispetto ad un concorrente che non ha avuto la fortuna di vivere nella nazione che ospita il 65% del patrimonio artistico mondiale.
Anche i ragazzi di Biella sono naturalmente attratti dai centri commerciali e un’amministrazione cittadina ha solo due possibilità: ignorare il problema o intervenire. Noi abbiamo deciso di intervenire e non essere soggetti passivi di questo trend e il primo passo è rendere il centro più attrattivo. Questa è un’importante scommessa per la quale ci impegneremo per Biella e per poter continuare ad essere orgogliosi di vivere nella più bella nazione del mondo.
Davide Zappalà
Assessore ai Lavori Pubblici
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sergio
17 Dicembre 2019 at 10:28
speriamo non sia come il lavoro che hanno fatto in via Amendola mettendoci quasi un anno. E’ penoso.