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L’Asl Biella chiarisce: per anziani e strutture investimenti crescenti

Per l’anno in corso oltre 10 milioni

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L’Asl Biella chiarisce: per anziani e strutture investimenti crescenti

L’Asl Biella chiarisce: per anziani e strutture investimenti crescenti

L’importanza di prestare un’assistenza adeguata e sostenibile agli anziani over 65 e fragili, venendo incontro il più possibile anche alle esigenze delle famiglie, è un valore condiviso insieme alle RSA del territorio da tutta l’organizzazione dell’ASL BI e dalla Regione Piemonte. Per raggiungere tale obiettivo in questi ultimi anni l’Azienda Sanitaria biellese, non solo non ha tagliato risorse, ma ha investito, facendo registrare un trend di importi crescenti.

L’ASL di Biella pertanto respinge in modo netto le insinuazioni secondo le quali sarebbe avvenuta nella presente gestione una diminuzione dei LEA sul territorio biellese. Contrariamente a quanto affermato i dati dimostrano un incremento di investimenti avvenuto sul territorio negli ultimi anni.

I numeri

60 milioni e 500 mila euro è il budget speso dall’ASLBI nel 2023 in ambito territoriale, che è stato incrementato nell’ultimi triennio del 12%, parallelamente per gli inserimenti di anziani in RSA in convenzione. La proiezione di spesa per il 2024 da parte dell’ASL BI è ad oggi di oltre 10 milioni e 500 mila euro (comprensivo di residenzialità, semiresidenzialità e incremento quote 2024), l’importo più alto sostenuto dall’Azienda dal 2018, quando i costi sostenuti nello stesso ambito erano stati di 9 milioni 481 mila euro. Se si prende in considerazione il periodo tra il 2021 e il 2024, si evidenzia che la cifra che l’Azienda Sanitaria biellese ha investito per gli inserimenti in RSA, temporanei e definitivi, è salita di 2 milioni 300 mila euro in più in soli tre anni.

Va inoltre precisato che l’ASLBI è anche tra le Aziende Sanitarie del Piemonte che ha dato tempestiva applicazione all’adeguamento regionale delle tariffe della quota sanitaria del 3,5% a beneficio delle Strutture residenziali del territorio, come stabilito dalla DGR 38-8654 del 27 maggio di quest’anno, e che si stima comportare un maggiore introito complessivo per le RSA di 328 mila euro.

I posti in Rsa

Anche prendendo in considerazione non i costi, ma i posti definitivi in RSA in convenzione i dati risultano in crescita nell’ultimo triennio. Al 30 giugno di quest’anno il numero delle persone inserite con quota definitiva risulta essere il 12% in più rispetto al 31/12 del 2023. Oltre alle quote definitive in convenzione in RSA si aggiungono anche quelle temporanee introdotte a livello regionale nel 2018, nell’ambito del supporto dell’anziano fragile in dimissione dall’ospedale o comunque a supporto delle famiglie, e che a tutto il 2023 sono state in progressivo aumento; al 30 giugno 2024 è state data risposta a circa 283 persone presso le RSA e a 157 in Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria (CAVS).

In collaborazione con gli enti gestori, nel rispetto dei tempi di attesa previsti alla normativa, l’ASLBI ha inoltre potenziato le commissioni UVG, per consentire agli aventi diritto di beneficiare delle nuove misure di sostegno messe in campo dalla Regione Piemonte. Per gli utenti in attesa di inserimento in RSA lo scorso anno era stata infatti attivata anche “Scelta Sociale” che ha sostenuto con un contributo economico fino a 600 euro oltre 140 famiglie biellesi.

Vista l’importanza strategica della presa in carico degli anziani, la DGR del maggio scorso prevede ulteriori incontri regionali.

Il commento

“Il territorio in rete con l’ospedale, la prevenzione e le RSA ha costruito in questi anni un nuovo modello di presa in carico dei cittadini fragili. I dati testimoniano che le iniziative messe in atto sono in costante crescita così come i beneficiari delle stesse. – ha così dichiarato, Barbara Bragante, Direttore Distrettuale ASLBI – È vero che il Biellese detiene l’indice di vecchiaia più alto della Regione ed è proprio per questo motivo che il Distretto in sinergia con la Direzione Aziendale ha ridisegnato il suo sistema di offerta potenziando la residenzialità, la semiresidenzialità e le cure domiciliari in sinergia, come risposta al bisogno crescente, ma non l’una a discapito dell’altra, infatti la spesa complessiva è aumentata. Bisogna dare una risposta appropriata a ciascun tipologia di bisogno differenziando le risposte possibili”.

“Il sostegno agli anziani è un tema centrale per l’Azienda Sanitaria e per la Regione Piemonte. – ha così commentato Eva Anselmo, Direttore Sanitario ASLBI – L’ASL BI in questi anni ha lavorato ad un nuovo modello di presa in carico in cui gli investimenti sono stati non solo mantenuti, ma anche significativamente incrementati proprio, in relazione alle necessità rilevate sul territorio per dare la migliore risposta possibile in termini di qualità e continuità della gestione dei pazienti e delle loro famiglie”.

leggi anche: Vaccini over 80, le Asl convocheranno gli anziani e i medici di base effettueranno l’inoculazione

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1 Commento

1 Commento

  1. Sonia ganz

    26 Luglio 2024 at 18:56

    SI VA DAI 2.500 AL MESE IN SU, I PANNOLONI DURANO AL MAX 5 ORE, CON 1 PIPI’ SON DA CAMBIARE, I PIU’ CAPIENTI POSSONO DURARE 6 / 7 ORE, SOLO 2 CAMBI AL GIORNO, MENO RIFIUTI, MENO STRESS X ANZIANI E INFERMIERI MA NON LI USANO….

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