AttualitàBasso Biellese
“Laghi piemontesi: la Regione si confronti con Legambiente”
Intervento del consigliere Avetta dopo i dati negativi

“Laghi piemontesi: la Regione si confronti con Legambiente”
“Laghi piemontesi: la Regione si confronti con Legambiente”
Intervento del consigliere regionale Alberto Avetta (Pd).
«Ho chiesto alla Regione Piemonte di avviare un tavolo di confronto specifico le associazioni e tutti i soggetti interessati al fine di adottare urgentemente misure di contrasto al deterioramento della salute dei laghi piemontesi. Dal recente report di Legambiente, che ha monitorato 23 punti in sei laghi (Viverone, Avigliana, d’Orta e Maggiore e per la prima volta anche il San Michele di Ivrea), risultano 10 punti fortemente inquinati e 3 inquinati.
Un fatto ci preoccupa molto: la situazione è in peggioramento rispetto agli anni precedenti. Le cause sono tante e possiamo individuarle nella depurazione insufficiente. Poi nell’inquinamento da microplastiche, negli interventi idraulici, nei prelievi idrici. E nel turismo di massa, nei cambiamenti climatici (aumento della temperatura delle acque). Solo il 33% dei laghi naturali monitorati dall’Arpa raggiungono il “Buono stato ambientale” previsto dalla normativa europea. C’è da evidenziare come i due punti monitorati nel lago San Michele, rientrano nei parametri di legge. E forse non è un caso che nei pressi di quel bacino siano stati realizzati da Smat imponenti lavori di canalizzazione delle acque fognarie per impedire scarichi diretti.
Di fronte a questa preoccupante fotografia, la Giunta Cirio deve attivarsi. Cominciando con ascoltare le proposte suggerite da Legambiente». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (PD). Ha presentato un Question time sulla situazione critica dei laghi piemontesi, discusso quest’oggi in Aula. «Apprezziamo ciò che è stato fatto fin qui dalla Regione in ossequio alla direttiva Ue. Ma se su 23 punti monitorati ben 13 risultano inquinati. Quindi è evidente che ciò che è stato fatto è necessario ma non ancora sufficiente. E soprattutto nella risposta dell’assessore Marnati non troviamo alcuna apertura concreta alle proposte specifiche di Legambiente. Siamo di fronte ad un’emergenza climatica. E non basta elencare i compitini fatti in ossequio delle indicazioni europee. Nel 2024 si sono registrati in Piemonte 22 eventi estremi. La nostra regione è tra le più colpite con l’innalzamento termico a 5.026 metri. Il 2024 è stato il quarto anno più caldo mai registrato in Piemonte. E credo che nel 2025 ci stiamo preparando a superare anche questo record. Se il nostro destino è essere arrostiti, assetati ed inquinati, ritengo una magra consolazione saperci conformi alle pur indispensabili regole UE.”
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Ardmando
16 Luglio 2025 at 7:56
Sempre fantastica la sinistra italiana. Quando sono al potere non fanno ASSOLUTAMENTE NULLA se non mettersi in tasca i soldi. Quando sono all’opposizione si arrogano il diritto di dire agli altri cosa fare. P A T E T I C I.