Attualità
La prima neve non si scorda mai
BIELLA – La prima neve non si scorda mai. È una fortuna che le campagne elettorali, almeno per quanto riguarda le elezioni amministrative, si svolgano in estate quando di solito pensiamo ad altro. Però le incisive azioni politiche dei nostri amministratori quelle no, d’inverno assumono ben altra importanza, tutta da discutere, assieme a un’invece indiscutibile ricorrenza.
Al di là dell’aspetto grottesco già sottolineato da altri su queste pagine e che riguarda la cittadinanza in genere, credo che tutti, da bimbi, si attendesse la nevicata come l’imprescindibile elemento scenografico di un inverno come si deve: giusto per scendere in strada a fare a palle di neve divisi in bande, e saltare magari qualche giorno di scuola mentre continuavamo a saltarci dentro felici e bagnati.
Poi, si dice, uno cresce e si deve assumere responsabilità. Deve fare scelte importanti per il futuro. E allora capita che qualcuno, che sta seduto in Consiglio comunale nei banchi dell’opposizione, mantenga in cuore quest’ansia da neve. Pregustandosi però ben altri infantili giochetti ai danni dell’amministrazione in carica. Capita anche che qualcuno, che sta seduto in Consiglio comunale nei banchi della maggioranza, viva malissimo l’attesa e faccia ogni tipo di scongiuro per evitare una nevicata funesta. E queste sensazioni vivono pure di una certa alternanza: a volte provano l’una, a volte provano l’altra.
Comunque, da qualche anno, pare diventato un elemento dirimente dell’amministrazione della città. Complici cittadini iperattivi che, invece di imbracciare una pala come si usava fare fino a qualche tempo fa, imbracciano la tastiera per digitare ogni tipo di lamentela. Neanche fossero nati e cresciuti nel deserto, invece che nella Città Alpina dell’anno per il 2021. Ce ne fanno un po’ vergognare, certo. E poi, vuoi mettere, la dittatura pneumatica che ogni 15 novembre ci fa fare la coda dal gommista per montare le antineve o ci costringe a riempire il bagagliaio di catene da neve, neanche buone per il sadomaso. Il diritto di lamentela da neve dev’essere garantito costituzionalmente.
Ma la politica locale. La politica anche, nel senso che pure quella c’imbarazza. La neve è certo un problema amministrativo: per garantire lo svolgersi della vita quotidiana di una città si deve intervenire con tempestività; si devono avere pronti piani e mezzi; si devono spendere dei soldi pubblici che vanno trovati a bilancio, quando magari si sperava di spenderli in altro modo, in questi tempi di coperte corte. Nonostante tutto questo riusciamo sempre, puntualmente, a buttarla in vacca. E alla prima nevicata abbiamo avuto un gruppo consiliare di minoranza pronto di riflessi nel prendersi la rivincita nel denunciare ritardi e omissioni nello spazzolamento del nevischio accumulato.
Tutto a colpi di post antineve. Tutto per appagare un sentimento di rivalsa nei confronti di un vice scindaco che solo un annetto fa scorrazzava in bob per la città, coi bimbi veri che lo inquadravano curiosi mentre lui compiva un’azione politica dimostrativa. Ora, lo stesso vice sindaco, se ne sta in ufficio a copincollare commenti ai post dell’opposizione discettando sulle differenze di consistenza per salvare almeno la faccia. La mia neve era più ghiacciata della tua, più spessa o meno farinosa. Uno spettacolo patetico allora (il primo post antineve del vicescindaco è almeno del 2008: ci ha costruito una carriera, se non un pupazzo di neve) come adesso, a parti invertite.
Ma davvero tutto ciò ha un senso per avere consenso? Temo, a darmi delle risposte. Confido ancora in chi, con le antineve montate dopo la coda dal gommista, riesce ad andare al lavoro senza lamentarsi e apprezzando invece lo spettacolo che una nevicata può offrire. Confido in chi sopporta l’inevitabile disagio con la normalità che comporta vivere ai piedi delle montagne. Confido in chi ha un’idea di politica amministrativa che va al di là del dileggio infantile. Confido troppo? Forse sì. Il “Piano emergenza neve 2020” della Prefettura, concertato con gli enti locali, è stato pubblicato sul sito lo scorso 7 dicembre. Giorni dopo la prima nevicata.
Lele Ghisio
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