Attualità
Invece di aiutare le realtà locali chiedete alla popolazione di andare a fare la spesa in altri Comuni
Riceviamo e pubblichiamo una “lettera aperta” inviata ai Sindaci al nostro giornale dai commercianti dell’Alta Valle Cervo
Lettera aperta ai sindaci dell’alta Valle Cervo
Siamo i commercianti dell’alta Valle Cervo e siamo indignati per l’articolo che è uscito il giorno venerdì 03/04/2020 sulla testata Il Biellese, nell’articolo si legge che Voi sindaci dite che nell’alta Valle Cervo non ci sono negozi di alimentari e farmaceutici per soddisfare la necessità di chi ci abita. Per quanto riguarda le farmacie avete ragione la più vicina è a Sagliano Micca, ma in questo momento di quarantena e necessità la farmacia di Sagliano Micca consegna i farmaci a domicilio. Ma per quanto riguarda i negozi di alimentari dimenticate che uno è presente a Piedicavallo uno a Montesinaro e uno è a Campiglia Cervo. Scendendo poi si trovano altri negozi come ad esempio a Passobreve. Ci chiediamo perché non ci avete interpellati per chiederci se e cosa potessimo fare per venire ancora più in contro alle esigenze della popolazione. Noi speriamo vivamente che il Signor Prefetto non prenda in considerazione la vostra richiesta. Invece di aiutare noi piccoli commercianti Chiedete alla popolazione di andare a fare la spesa in altri comuni o addirittura a Biella e quindi farli andare a fare la spesa in catene più grandi che non hanno problemi di clientela.
Ci chiediamo quanto a voi interessi la sopravvivenza delle attività poste nei vostri comuni, visto che paghiamo regolarmente le tasse e non fate niente per aiutarci a sopravvivere. Nonostante il pericolo di contagio non ci siamo tirati indietro e abbiamo tenuto aperto.
Abbiamo intenzione anche di scrivere al Signor Prefetto perché questa situazione non ci piace per niente.
Se non lo sapete facciamo difficoltà a tirare avanti ma continuiamo a tenere aperto per dare un servizio ai nostri concittadini.
Ci avete chiesto se fossimo disposti ad accettare i BUONI PASTO in aiuto di chi ha problemi economici e vi abbiamo dato la nostra disponibilità, e in tutta risposta fate questo articolo di giornale. E inoltre state facendo una pessima pubblicità alla nostra valle, i turisti leggendo questo articolo possono pensare che in alta valle non ci siano negozi dove poter fare acquisti e quindi si approvvigionano prima di salire dando ulteriore danno alle nostre attività.
In Attesa Di una Vostra Risposta
Porgiamo Cordiali Saluti
Caterina Autelitano Alimentari Il Gatto Azzurro Piedicavallo
Mauro Tarditi e Peraldo Silvia alimentari Da silvia Montesinaro
Gasparetto Renata e Filippo Tresti Alimentari Food Store Campiglia Cervo
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Bellotti Anna
6 Aprile 2020 at 19:08
I negozi sopra indicati sono l’anima di molti paesani.Non fateli morire
Simone
7 Aprile 2020 at 19:31
Sono d’accordo con lei, ma deve anche costatare che i prezzi sono piu alti rispetto alle grandi distribuzioni. Per una famiglia di 4 persone si spende almeno il doppio. Se ogni famiglia andasse a fare la spesa li, il povero anziano riuscirebbe ad acquistare veramente poco.
Andrea Cassano
8 Aprile 2020 at 10:30
Limitare gli spostamenti all’essenziale. Ci sono i negozi in valle? Approvvigionatevi da loro, anche se spendete 5 euro in più. In alternativa potreste considerare il cambio di residenza in un luogo servito bene dalle grandi distribuzioni. O convicere qualcuna di loro ad aprire a Rosazza un supermega a basso costo.
Lorenzo
8 Aprile 2020 at 10:48
Scrivo perchè ieri ho letto sul giornale locale di Biella che i commercianti della Valle Cervo, faccio presente che sono cittadino di Campiglia Cervo pertanto cerco di essere piu’ obiettivo possibile e parlo con cognizione di causa, si sono lamentati in quanto i sindaci dell’alta Valle una settimana fa circa e per la precisione il 30/03 u.s. hanno richiesto al sig. Prefetto e al sig. Questore della città di Biella la possibilità per i cittadini dei comuni sia dell’alta valle (Campiglia Cervo, Rosazza, Piedicavallo) sia della Valle Cervo (Andorno Micca Sagliano Micca, Tavigliano e Miagliano) di potersi recare a Biella per effettuare la spesa una volta la settimana in quanto le dimensioni dei negozi alimentari presenti nel territorio della Valle Cervo non hanno dimensioni tali da poter far fronte al fabbisogno di tutta la cittadinanza. Personalmente ritengo sia stata una richiesta piu’ che coscienziosa da parte dei sindaci interessati i quali hanno perfettamente capito che essendo tutti i cittadini o quasi, a casa per l’emergenza che stiamo vivendo in questo periodo le attività commerciali presenti nel territorio non possano far fronte alle esigenze giornaliere che i cittadini hanno. Non mi voglio soffermare sul fatto che i titolari di queste attività possano essere in difficoltà in questo periodo ma del resto siamo tutti in difficoltà in questi giorni soprattutto economiche pertanto ritengo ancora di piu’ giusta e consapevole la richiesta, poi accolta, esposta dai sigg.ri Sindaci, soprattutto perchè il costo della spesa effettuata in un qualsiasi di questi negozi e’ di gran lunga piu’ alta rispetto alla stessa spesa effettuata in uno degli Ipermercati del capoluogo. Ritengo inoltre di sottolineare che in questi giorni l’affluenza nei negozi sopra citati, come per tutti è di gran lunga superiore rispetto al periodo “normale” pertanto nonostante i costi siano piu’ alti, i negozianti non possono secondo il mio avviso lamentarsi piu’ di tanto, ritengo inoltre che in questo periodo polemiche sterili e non costruttive per la comunità dovrebbero essere abolite e non petulate tanto per trovare da dire sempre e comunque.
Un cittadino di Campiglia Cervo.
Grazie per l’attenzione un cordiale saluto a tutti.
Lorenzo.
Letizia
8 Aprile 2020 at 17:06
È proprio questo il punto! Le piccole attività commerciali della Valle, e di tutti i piccoli Borghi d’Italia, andrebbero detassati a sostegno del servizio sociale che svolgono. Perché ci si vanta che l’Italia ha i piccoli Borghi e i paesaggi più belli del mondo e poi non si fa nulla per contrastarne l’abbandono? Un’amante della Valle Cervo.
giacomo
10 Aprile 2020 at 9:41
La richiesta inviata alle autorità competenti è stata poi effettivamente accolta?
Non mi risulta aver visto comunicazioni in merito.