Attualità
Influenza, farmacie senza vaccini. Medici di base con scorte limitate
BIELLA – Farmacie senza vaccino antinfluenzale e medici di base con scorte limitate, quando non addirittura senza rifornimenti. Questo il quadro della situazione a Biella e nel Biellese. Lo conferma il dottor Andrea Servo dell’omonima farmacia di via Italia: «Siamo ancora in attesa… Ma non ci sono notizie in merito. Di fatto non ne abbiamo mai ricevuti e non si sa quando e come verranno distribuiti. Tanti cittadini ce lo chiedono e purtroppo non possiamo né fornirne né dare informazioni precise sui tempi. Una situazione davvero spiacevole e singolare visto il momento e la campagna di sensibilizzazione fatta nei mesi scorsi».
I toni sono analoghi dalla farmacia “Balestrini”, in via Pietro Micca. «Mai visti, così come da nessun’altra parte in provincia. Abbiamo tantissime richieste, cui però dobbiamo rispondere allargando le braccia sconsolati», spiegano al telefono.
Se questo è il quadro delle farmacie, non molto meglio va per i medici di base. Il dottor Domenico Gallello è tra i fortunati, ma spiega: «Io ne ho e sono riuscito a soddisfare le richieste dei pazienti considerati fragili oppure a rischio. Ma devo ammettere che so di molti colleghi che sono rimasti senza vaccino. Credo perché ancora non hanno recapitato loro la seconda tranche di forniture».
A Torino, però, secondo l’assessorato alla sanità, va tutto bene. O quasi. «Se ci sono problemi nella catena di distribuzione dei vaccini ai medici di famiglia, da parte dei soggetti che la Regione ha incaricato, andremo fino in fondo per individuarli e risolverli. Dev’essere chiaro, però, che i vaccini per loro non mancano. La campagna vaccinale sta procedendo in tutta la Regione secondo la programmazione concordata e i medici di famiglia, pur gravati da numerose nuove incombenze legate all’emergenza, stanno facendo pienamente la loro parte».
Così l’assessore regionale alla sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sull’andamento della campagna di vaccinazione antinfluenzale. Dal 26 ottobre a oggi, secondo le fonti della Regione Piemonte, sono stati consegnati ai medici di medicina generale, tramite le farmacie, 625 mila dosi di vaccino, 380 mila delle quali sono già state somministrate dagli stessi medici alle persone rientranti nelle fasce a rischio (over 60 anni e soggetti fragili).
«Uno sforzo davvero molto consistente – sostiene ancora l’assessore regionale Icardi – se si considera che nello stesso periodo, l’anno scorso, erano state eseguite circa 150 mila vaccinazioni in meno rispetto a oggi. Attualmente, quindi, nei frigoriferi dei medici di famiglia ci sono ancora circa 245 mila dosi di vaccino pronte all’uso. Siamo consapevoli che l’elevato numero di richieste da parte dei cittadini può causare delle difficoltà, ma i rifornimenti ai medici procedono con regolarità secondo i piani concordati con loro fin dall’estate scorsa, tenendo conto del calendario delle forniture stabilito con la ditta che ha vinto l’appalto, dell’esigenza di evitare assembramenti e della necessità di consentire una corretta conservazione del vaccino, evitando sprechi di dosi». La Regione ha acquistato un milione e 100 mila dosi di vaccino, vale a dire il 54 per cento delle dosi in più rispetto a quelle utilizzate l’anno scorso (715 mila).
Paolo La Bua
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