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Il sindaco Corradino prenda lezioni da Briatore

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici, “Biella chiama Briatore andata e ritorno” potrebbe essere il titolo del nuovo format tv in grado di rilanciare Biella e il biellese. Una nuova idea forse un po’ “crazy” (come la pizza di questi tempi… ) che anziché avere come protagonisti uno chef stellato e ristoranti “da incubo” da risollevare potrebbe ospitare niente meno che un’intera amministrazione cittadina in cerca di riscatto.

Da un lato, quindi, un imprenditore di successo, che, comunque la pensiate, riesce sempre a far parlare di sé; dall’altro una città come la nostra, rassegnata, a volte malinconica e ripiegata su se stessa, ma che vuole riscattarsi. Sarebbe un’ occasione storica per la nostra amministrazione comunale, prima in Italia a proporsi in un format di questo tipo nel quale, per una settimana, sindaco è assessori mettendosi in gioco vanno a lezione da Briatore, vero re Mida del marketing e della comunicazione (basti pensare a quanto successo in questi giorni sul tema della vera pizza napoletana e del prezzo a cui venderla al pubblico).

L’obiettivo? Rilanciare la città e il territorio in modo creativo cercando di carpire “qualche segreto utile” dal manager di Verzuolo famoso in tutto il mondo. Il tutto inserito in un format tv che, per la tipologia dei protagonisti, sarebbe di sicuro successo e porterebbe finalmente Biella nelle case degli italiani. Ma ve lo immaginate un programma tv come questo? Briatore che arriva a Biella, Corradino e Moscarola ad accoglierlo con l’intera giunta, poi – dopo i selfie di rito – un giro per la città per presentare eccellenze, potenzialità, criticità. Per poi passare alla fase due in cui il manager piemontese, presa coscienza della situazione in cui versa la città, propone – con il suo classico stile un po’ burbero di uomo che si è fatto da se’ – soluzioni concrete ai nostri amministratori.

Mi sembra già di sentirlo Briatore – uomo del fare – contrapporsi alle solite chiacchiere al vento dei nostri amministratori di turno su cosa Biella un domani dovrà/potrà essere. Trasporti, eventi, progetti, comunicazione, marketing: niente resterebbe escluso dal format tv, a patto di mettersi davvero in gioco con umiltà per il bene di un territorio. E soprattutto con la voglia di ascoltare (da chi ne sa di più) cercando anche di imparare qualcosa.

Se io fossi al posto del sindaco di Biella, con le poche risorse a disposizione scommetterei sicuramente su un’idea come questa, che vedrebbe anche la nostra giunta, per una volta, farsi capofila in Italia proponendo qualcosa di mai visto (in questo caso un vero e proprio reality con protagonista un’intera giunta comunale). Che dite? Abbiamo scherzato? Forse, ma non troppo. Di fronte alla crisi che avanza, all’autunno che incombe con tante incognite anche per Biella, perché non chiedere udienza ad uno dei manager più influenti in circolazione a cui certamente non fanno difetto né l’imprenditorialità né il parlare pane al pane vino al vino. Dalle parole ai fatti sarebbe – finalmente – un bella scommessa da vincere per la città. E al termine del format (da replicare per altre città un po’ in crisi) chissà che Biella non riesca nuovamente a camminare da sola forte della “cura” Briatore.

Sarebbe anche l’occasione, a fine format, per offrire al manager di grido la nostra pizza biellese fatta con tutte le eccellenze del nostro territorio. Ne rimarrebbe entusiasta, al di là del prezzo che ovviamente deve sempre tener conto della qualità degli ingredienti. Ora la palla passa a Corradino e soci: perché non telefonare a Giletti o Greggio, biellesi doc, chiedendo un aiuto per far lievitare (a proposito di pizza) questa idea? A volte una telefonata cambia la vita…

Luigi Apicella

 

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