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I parenti del primo paziente risultato positivo all’ospedale di Biella: “In quarantena solo per precauzione”
I parenti del primo paziente risultato positivo all’ospedale di Biella: “In quarantena solo per precauzione”
Alcuni abitanti di Bioglio sono stati messi in quarantena Leggi qui Non si tratta di persone contagiate dal coronavirus, ma di parenti del primo paziente risultato positivo all’ospedale di Biella, quindi la misura adottata è soltanto una precauzione. Al momento, infatti, sono completamente asintomatici. leggi qui
A spiegare quanto sta succedendo, sottolineando che non c’è alcuna ragione per farsi prendere dal panico, è stato proprio il sindaco Stefano Ceffa.
«Nella logica della massima condivisione, trasparenza e prudenza – ha scritto in una nota ieri mattina -, ho appena concordato con il Prefetto di Biella questa comunicazione anche in seguito a numerose chiamate e contatti avvenuti nella giornata di ieri e di oggi. Siamo una piccola comunità e le voci circolano velocemente anche nei paesi vicini e a volte in modo incontrollato, con il rischio di creare allarmismi. Allora vi informo in via ufficiale che è stata disposta la quarantena (14 giorni) per alcuni nostri concittadini biogliesi, a titolo precauzionale e in assenza di sintomi. Tutti stanno bene e questa è la cosa più importante».
Come ricordato dal primo cittadino, dunque, si tratta di una misura preventiva e precauzionale motivata dai protocolli previsti per evitare il diffondersi del virus: «Invito tutta la comunità alla massima calma, compostezza e collaborazione. Si sta facendo: tutto, bene, velocemente. Nulla fa pensare che ci sia un focolaio biellese: semplicemente abbiamo un sistema sanitario che efficientemente ha individuato la rete dei contatti e disposto le contromisure. Andiamo avanti con attenzione e prudenza, rispettando le indicazioni, ma per cortesia: andiamo avanti soprattutto con fiducia e responsabilità».
Il sindaco ha dunque ringraziato medici, prefettura, forze dell’ordine e i dipendenti comunali, ma soprattutto le persone che attualmente si trovano in quarantena: «Stanno avendo tutti una grandissima pazienza – spiega Ceffa – e vanno ringraziate: per la tutela di tutti accettano una limitazione della libertà, con retta coscienza e dolce mansuetudine. Non sono eroi, ma cittadini a cui va riconosciuto il fatto che si stanno sacrificando per la sicurezza di tutti».
Fino allo scadere dei quattordici giorni previsti, infatti, non possono avere contatti con altre persone. La comunità, però, si è già organizzata per fare in modo che non manchi loro nulla: «C’è una grandissima collaborazione dei cittadini – prosegue il sindaco -. Ad esempio so che la spesa viene fatta e portata loro a domicilio. Queste persone hanno dimostrato enorme responsabilità e serenità, prendendo di loro iniziativa contatti con i negozi. Non bevo mai, ma appena la quarantena sarà finita, ci faremo una birra e festeggeremo. Lo farò volentieri perché ne vale la pena».
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