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I netturbini di Biella sono ostaggi dei topi. Ecco perchè

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I netturbini di Biella sono ostaggi dei topi.
Ecco perchè. Lo spiega Davide Eugenio Zappalà in un comunicato che riportiamo in maniera integrale

Non sappiamo se Amos Oz avesse ragione quando scrisse che ogni forma di fanatismo si conclude in una farsa, certo la gestione talebana dei rifiuti attuata da Diego Presa sembra avvalorare la tesi dello scrittore israeliano.

Ecco cosa accade in questi giorni.

In alcune zone di Biella Diego Presa ordina l’eliminazione dei tradizionali bidoni dell’immondizia, certo che la popolazione sia affascinata quanto lui dalle teorie “rifiuto centriche” di gran moda negli ambienti chic.

Ma non è così!

Alcune persone – certamente scorrette e ingiustificabili, ma esistono ahimè -continuano a depositare i sacchi dell’immondizia dove prima trovavano i bidoni.

I poveri dipendenti della Seab si trovano pertanto costretti a raccogliere i sacchi manualmente, non essendovi più un bidone che possa essere velocemente svuotato con un camion meccanico.

Nel frattempo le cataste di rifiuti non passano inosservate ai topi nella loro perenne ricerca di cibo.

In questo modo il lavoro dei netturbini, da lento e poco produttivo, diventa anche pericoloso: gli operatori corrono il rischio di essere morsi e alla fine si ribellano.

Diego Presa però non accetta la sconfitta. La sua mente è annebbiata dal fanatismo, le sue decisioni sono ottuse come quelle del re della fiaba di Andersen prima che il bambino gridasse “il re è nudo”.

Lascia che i bidoni eliminati giacciano in qualche magazzino e dispone che la raccolta venga effettuata con i “ragni”.

Abbiamo documentato con alcune foto questo particolare ritiro dei sacchi, certi che senza documentazione fotografica nessuno avrebbe mai potuto credere che una cosa del genere avvenisse nel mondo occidentale.

Ci piacerebbe sapere quanto la popolazione biellese dovrà ancora sopportare per le scelte dell’assessore grazie al quale abbiamo: rifiuti abbandonati lungo le statali da parte di coloro che vogliono eludere il costo del conferimento a peso, rifiuti abbandonati lungo le strade da parte degli irriducibili della indifferenziata, maggiori costi di raccolta, una città e una provincia sempre più sporche.

Davide Zappalà

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