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I biellesi costretti a rinunciare alle vacanze estive

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BIELLA –«Il numero dei biellesi in vacanza è almeno il cinquanta per cento in meno di un anno fa». Fa presto a fare i conti, Paola Segre, titolare dell’agenzia di viaggio “Kibo”, in piazza Martiri della Libertà a Biella. «Il problema è soprattutto la burocrazia, con i tanti documenti che vanno compilati per andare nei paesi al di fuori dell’area Schengen e, poi, l’obbligo di quarantena di quindici giorni al rientro in Italia. E così mi pare ovvio che siano crollate le prenotazioni per Egitto, Marocco e Stati Uniti… Paesi che cito a caso, ma che tradizionalmente raccolgono tantissime prenotazioni. Abbiamo tantissimi giovani che vanno in Emilia Romagna e molti clienti che si recano nel Sud Italia, dove però non mancano documenti da compilare, che per qualche persona anziana sono fonte di preoccupazione».
E così i biellesi che sognano mare e relax, puntano su Spagna e Croazia. «Sì – conferma Segre -. Abbiamo anche molte prenotazioni per la Francia. Per quanto riguarda le isole, ovviamente, tante prenotazioni per l’arcipelago delle Baleari, con Maiorca particolarmente gettonata».


Non cambia la musica per l’agenzia “Scaramuzzi” di via Italia, a Biella. «Anche per noi il crollo del volume degli affari è di circa il cinquanta per cento – ammette Giulia Scaramuzzi, una delle socie dell’agenzia, a conduzione familiare -. La maggioranza delle nostre richieste è per mete che si trovano in Italia. E chi vuole il mare sceglie ovviamente l’Italia meridionale e le isole. Questa quota è almeno l’ottanta per cento del totale delle prenotazioni che abbiamo. Poi abbiamo richieste anche per Spagna e po’ per la Grecia. Le persone sono preoccupate e vogliono sicurezza. Il nostro lavoro è quindi aiutarle a scegliere località dove possano sentirsi tranquille e godersi delle vacanze in un momento non facile per la questione sanitaria a livello mondiale».


Anche da Cossato il quadro che emerge alla voce turismo dà la misura di un anno eccezionale e critico.
«Sull’Italia riusciamo ad avere informazioni ma sui Paesi esteri non sempre è facile. Da qui il problema anche per consigliere dove andare – ammette Ilaria Iulita, una delle tre socie dell’agenzia “Pierrot” di via Mazzini -. Certamente quest’anno chi andrà al mare lo farà, soprattutto, in Italia. Per i paese esteri è molto più complicato. E cito a esempio il Marocco: molti cittadini marocchini, residenti nel Biellese, che vogliono tornare in patria, devono presentarsi con certificazione e tampone negativo. E poi al ritorno in Italia devono inoltre stare in isolamento per due settimane. Un bel problema. Il mercato? Sì è crollato almeno del cinquanta per cento anche per noi. D’altronde la possibilità di spostarsi in Europa è di poche settimane fa. E quindi non ci sono state nuove prenotazioni. Si sposta soprattutto chi aveva prenotato con largo anticipo per agosto».
p.l.b.

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