Attualità
Guado: sul Cervo non si può, ma in Emilia l’hanno fatto gli abitanti… gratis
In vista dei lavori sul ponte del Cervo, per mesi si è discusso dell'(im)possibilità di fare un guado. In Emilia lo hanno fatto gli abitanti
Non sappiamo quali siano le differenze tra Piemonte ed Emilia Romagna in merito alla realizzazione dei guadi negli alvei di torrenti e fiumi.
Nella nostra regione non è possibile, così come è stato dichiarato in occasione della proposta di realizzare un guado nel torrente Cervo quale alternativa al senso unico in vigore sul viadotto, che tanti problemi sta creando alla circolazione.
Ebbene in Emilia-Romagna quello che è accaduto è diventato un caso nazionale, in positivo questa volta.
Gli abitanti di un piccolo comune dell’Appenino, rimasti senza collegamenti viari a causa del crollo del piccolo ponte durante l’alluvione delle scorse settimane… il guado se lo sono costruiti da soli, senza utilizzare un soldo di denaro pubblico.
Un gruppo di sette imprenditori ha prima redatto il progetto (due giorni) e poi in cinque giorni ha realizzato l’opera a proprie spese. E il lavoro finale è stato considerato ben fatto se nei giorni scorsi gli enti pubblici hanno dato il proprio benestare al “guado fatto in casa”, rendendolo accessibile alle auto.
«Sul guado di Monterenzio – si legge sull’edizione bolognese di Repubblica – c’è l’accordo tra comune e Città Metropolitana. L’altra sera si sono incontrati i rappresentanti dei due enti locali per rendere operativa e accessibile al traffico la striscia di calcestruzzo che ricollega la vallata dell’Idice, spezzata in due dalle frane dovute all’alluvione di maggio, che avevano provocato la chiusura della strada provinciale. L’opera, lunga 16 metri e larga 6, è stata realizzata in cinque giorni da sette costruttori del posto per dare un’alternativa ai residenti bloccati chi da una parte chi dall’altra della vallata».
Il paese è tornato dunque a essere collegato a quelle frazioni che da più di un mese erano isolate a causa delle frane che hanno spezzato la strada principale, la sp7 Idice la cui riapertura, a ora, è lontana. Loro, questi sette imprenditori, che prima di tutto sono cittadini di Monterenzio, hanno ridato non solo una via veloce a tutti gli abitanti che quotidianamente si spostano per esigenze lavorative e familiari, «hanno ridato forza e speranza, con questo lavoro, alle importanti aziende che erano rimaste dall’altra parte e, soprattutto, hanno ridato gioia alla cittadinanza».
Nella foto, il guado di Monterenzio progettato in due giorni e costruito in cinque, gratuitamente, da imprese edili del paese.
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Ardmando
3 Luglio 2023 at 7:27
Perchè in Emilia sono furbi e non si perdono dietro alle chiacchiere e alle balle di un sindaco pavido e inadatto al ruolo. Qui si preferisce calare le braghe davanti ad ipotetici e improbabili vincoli e sprecare il tempo dei cittadini. In Emilia, terra di gente pratica e concreta, si pensa prima alle persone e poi al resto.
Emma
3 Luglio 2023 at 7:51
ottimo risultato..gente laboriosa e umana!
Dona
3 Luglio 2023 at 12:32
NON e gratis…
Il nostro guado è costato 50000 eurini al comune di Monterenzio.
Giusto per non fantasticare troppo…
Isabella
3 Luglio 2023 at 11:24
Complimenti a tutte le PERSONE che hanno partecipato a questa realizzazione,dimostrando che nel rispetto della burocrazia,tutto si può fare!…Potendo e volendo!
Ognuno ha partecipato,ognuno con le proprie forze,davvero un BELL’ESEMPIO che conferma che le BRAVE PERSONE POSSONO E SANNO FARE E GRAZIE AL CIELO ESISTONO
Un saluto
Isabella Debbi
Romanol
3 Luglio 2023 at 23:00
il ponticello è una emergenza mentre in via preventiva dovranno prevedere degli Invasi a monte e mantenere puliti i fiumi per mitigare gli effetti dei temporali disastrosi. sono 70 anni che ne sento parlare e non se ne’ fatto nulla da parte di ogni parte politica…romano41