Seguici su

Attualità

Grande festa a Cossato per i dieci anni di sacerdozio di don Marco Vitali

Pubblicato

il

Si sposta a bordo di un motocarro azzurro rumoroso e sgangherato ed è amatissimo da tutti i ragazzi. Tanto che, a distanza di una settimana dalla festa per i suoi dieci anni di sacerdozio, arrivano ancora messaggi di approvazione.

Si sposta a bordo di un motocarro azzurro rumoroso e sgangherato ed è amatissimo da tutti i ragazzi. Tanto che, a distanza di una settimana dalla festa per i suoi dieci anni di sacerdozio, arrivano ancora messaggi di approvazione.

Lui è don Marco Vitali, 38 anni, originario di Milano, il prete operaio, guai a non specificarlo, vice parroco dal 2011 nella parrocchia di Gesù Nostra Speranza, con don Alberto Boschetto. E’ stato ritratto sul motocarro anche domenica, nel mosaico realizzato dai ragazzi dell’oratorio: mentre Dio guida, lui simbolicamente trascina con una fune il mondo fuori da una pozza di fango.

Un’immagine che ben rappresenta la sua vocazione, quello che don Marco è: un uomo attento al prossimo, come lo ricorda Lorella Bernardi, portavoce dei catechisti. “E’ una persona essenziale, sinceramente umile che vuole pulire il mondo dalle brutture. Adora l’Ape perché dice che è il simbolo di chi lavora. Possiede solo ciò che strettamente gli occorre. Ed è un prete operaio; ha scelto di mettersi al servizio di Dio attivamente perché, secondo lui, solo così può conoscere davvero i problemi delle persone, della loro sofferenza.

Tanto per far capire, è stato operatore ecologico, si prende cura dell’orto e collabora ad un progetto di recupero sociale dei detenuti. Sta proprio vicino agli ultimi e non scenderebbe mai a compromessi per disporre di denaro; segue alla lettera gli insegnamenti di Gesù. Per me è una delle persone più buone che io abbia mai conosciuto e questo vorrei che fosse messo in evidenza. Anche don Alberto è molto soddisfatto di lui, non solo perché compie la sua stessa esperienza di prete lavoratore, ma anche per la buona collaborazione che intercorre”.

Anche Gian Piero Bonardi lo ricorda: “Ho trascorso una giornata speciale con un uomo unico; esempio di vera fede per tutti noi”. Don Marco fugge dai microfoni, ma prima dice:”Ringrazio tutti per l’impegno. Si sono mossi con vero spirito di comunità. Ora il mio desiderio è di continuare a camminare insieme”.

Dopo la celebrazione eucaristica, si è svolto il pranzo di condivisione e il pomeriggio è stato animato dei giovani della cantoria. Le parrocchie di via Paruzza, Castellengo, Mottalciata e Gifflenga hanno donato al parroco un viaggio in Terra Santa.

Anna Arietti

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook