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«Gli autobus dei “giri scuola” viaggiano in regola»

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BIELLA -«Gli autobus dei “giri scuola” sono in regola: rispettano quanto previsto dalla normativa anti-Covid».
Dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito ai mezzi troppo affollati, il presidente di Atap, Vincenzo Ferraris, ha assicurato che il trasporto pubblico biellese sta rispettando le regole. «Il decreto è chiaro – spiega -, le linee extraurbane, quelle che lavorano principalmente per le scuole superiori, possono caricare l’80 per cento di quanto previsto dal libretto di circolazione, sia a sedere che in piedi. E noi a questa norma ci atteniamo. Faccio un esempio: il bus della linea 300, che collega Biella a Valle Mosso, in teoria potrebbe viaggiare con 79 passeggeri a bordo. Ora ne può caricare al massimo 63, di cui 10 in piedi. La Biella-Candelo, invece, anziché 67, ne carica al massimo 54 di cui 11 in piedi. Dipende dai bus».
Una domanda ovviamente sorge spontanea: cosa succede se qualcuno vuole salire, ma il mezzo ha già raggiunto il limite di persone a bordo? «Qualora arrivino più ragazzi, li lasci giù. La norma dice di fare questo».
Un problema che teoricamente non dovrebbe verificarsi, se si considera che rispetto all’anno scorso gli abbonati sono grosso modo la metà.
Eppure alcuni episodi sono stati segnalati. «A noi – sottolinea Ferraris – non risultano criticità e richieste particolari. Quello che può succedere è che più corse insistano sulla stessa tratta nella fase finale del loro tragitto. In questi casi può accadere ad esempio che i primi tre autobus viaggino mezzi vuoti e l’ultimo sia più affollato. Ce ne accorgiamo dai tempi di percorrenza diversi. In ogni caso sono situazioni che riguardano soltanto le ultime fermate».
Il presidente di Atap ha anche un’altra spiegazione: «Su alcuni autobus, sempre rispettando la regola dell’80 per cento, possiamo arrivare ad avere anche 30 persone in piedi. E’ ovvio che se scatti una foto in quel momento può sembrare che siano troppe, ma sono quelle che la legge ci consente di trasportare. Per questo è fondamentale che tutti dimostrino maturità e buon senso, rispettando le regole, indossando le mascherine e disinfettandosi le mani salendo».
Una cosa poi è certa: l’azienda sta sostenendo ogni sforzo necessario per garantire il trasporto in sicurezza, basti pensare che per portare a scuola e riaccompagnare a casa gli studenti vengono impegnati 160 autobus sui 175 totali. Non solo, per quanto riguarda l’uscita dagli istituti la provincia di Biella ha accolto il suggerimento di Atap di prevedere due fasce orarie differenti, in modo da non sovraccaricare gli autobus. Oggi, dunque, gli studenti escono in parte alle 12,30 e in parte alle 14,45.
Una proposta che, seppur avanzata dall’azienda, ovviamente comporta un grande sacrificio: «Tradotto in parole povere – conferma il presidente – significa raddoppiare i km e i viaggi, e quindi i costi, a fronte di entrate molto più basse per via del calo degli abbonamenti».
«Quello che posso assicurare – conclude Ferraris – è che dietro a ogni autobus che viaggia sulle strade biellesi non c’è nulla di casuale. Ogni corsa e ogni tratta, sia del mezzo che del conducente, sono state studiate nel dettaglio dal personale dell’Ufficio Programmazione Movimenti, che in questi mesi ha lavorato senza sosta per garantire il servizio e la sicurezza di passeggeri e lavoratori».

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