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Funicolare, troppa creatività ci è costata cara

La Biella che piaceVa

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È finalmente giunto il momento, dopo mille tentennamenti, stop provvisori, aggiustamenti in corsa, rattoppi dell’ultimo minuto, promesse, miraggi, miracoli mai avvenuti, intercessioni della madonna, raccomandate a Mauro Risolve, Gabibbi e capitan “imbarazzo” ventosa, l’ascensore inclinato, sostitutivo della vecchia funicolare, è stato fermato a tempo indeterminato.

Una brutta notizia per tutti i residenti del Piazzo e non solo, per l’intera città, che negli ultimi anni ha seguito con passione questa triste telenovela fatta di rimpalli, promesse, magheggi, soldi a uffa, soluzioni di comodo e tanto tanto fastidio.

Ormai non faceva quasi più notizia il blocco dell’impianto con ignari cittadini a bordo, tra biellesi e turisti (americani, boh) fermi in attesa dei vigili del fuoco che ormai penso ne avessero le palle piene di intervenire ogni 7 minuti per liberare qualcuno.

Questo impianto è stato una rogna fin dal primo annuncio di sostituzione, eppure senza batter ciglio la cosa è andata avanti e siamo onesti, tanto di cappello alla perseveranza e al sogno di fare qualcosa di importante e innovativo per la città. Però di solito queste “migliorie” si attuano per rimediare a un problema che a quanto pare sul vecchio impianto non c’era. Ok, aveva una manutenzione più onerosa ma conti alla mano, con i quasi 2milioni di euro spesi dal 2018, quanta manutenzione si sarebbe potuta fare al vecchio impianto? Crediamo molta e per molto tempo, senza contare che si sarebbe evitata una figuraccia che, a dirla tutta, ha giocato un ruolo chiave alle passate elezioni.

Non giriamoci intorno, è andata male e poteva andare anche peggio ma si sa, a far nulla non si sbaglia mai, però pure per fare le minchiate bisogna essere capaci. Biella è questo, chi vuole fare troppo e sbaglia, chi non fa nulla e sbaglia a non fare nulla e chi si aumenta lo stipendio dopo 10 minuti che è al commando.

Alla fine noi poveri cristi stiamo nel mezzo a guardare questo teatro dell’orrido che cambia attori, cambia copione ma alla fine porta alla città sempre e solo una pessima reputazione. Biella città creativa, certo, di figuracce, indubbiamente sempre diverse ma sempre molto creative.
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4 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    1 Agosto 2023 at 8:17

    Bisognava semplicemente lasciare in funzione il sistema di trazione che c’era, rendendolo più moderno e sicuro, ma intatto nel suo principio e utilizzare delle cabine in stile, per dare risalto all’unicità della funicolare. Invece si è scelta la strada peggiore e più costosa. Biella il paese (per essere città occorre ben altro) del Vorrei ma non Posso. O del Potrei ma non Voglio.

    • Dario

      1 Agosto 2023 at 15:44

      Penso che se si vuole fare qualcosa per il turismo al Piazzo, bisogna andare per gradi e da cosa nasce cosa.
      Non bisogna essere dei geni per sapere che ciò che è storico attrae.
      La funicolare attrae se è una funicolare e tale deve tornare.
      Altro discorso per chi vive al Piazzo e necessita di qualcosa più moderno tipo bus elettrico.
      Tanto per dirne una, quanto si rimpiange il vecchio trenino per Oropa e oggi quanti soldi porterebbe alle casse del comune.
      Consiglio di non fare guerra tra amministrazioni e piuttosto collaborare per il bene dei biellesi.

  2. Giuseppe

    1 Agosto 2023 at 15:52

    Il solito teatrino “mangiamangia” della ns. politica!!!Ormai siamo stufi di tutti!!

  3. Stefano Maffi

    1 Agosto 2023 at 19:27

    138 di storia Biellese
    Fatela come volete..Ma fatela tornare presto..

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