Attualità
“Fuga da Alcatraz”, in Piemonte cresce il numero dei medici ospedalieri dimissionari
Negli ultimi anni si assiste negli ospedali piemontesi ad un fenomeno mai visto in precedenza: un numero crescente di medici ospedalieri decide di dimettersi e cercare soluzioni lavorative alternative. Nel 2019 1 medico ogni 16 ha cercato di scappare dal lavoro ospedaliero per andare nel privato o sul Territorio. In particolare si assiste alla fuga verso la medicina di famiglia: molti medici sono disposti a lasciare un lavoro a tempo indeterminato, e magari frequentare un corso di formazione triennale, per esercitare come medico di medicina generale, nella speranza di migliorare la propria qualità di lavoro e di vita. La denuncia è contenuta in uno studio realizzato da Anaoo-Assomed.
Alla base di quella che Anaao-Assomed ha ribattezzato Fuga da Alcatraz ci sarebbe, sempre secondo il sindacato, un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro in ambito ospedaliero: “I reparti sono stati depauperati di personale e l’eccessivo carico di lavoro burocratico, le scarse possibilità di progressione di carriera, il rischio di denunce e di aggressioni hanno creato lentamente un clima di insoddisfazione. I medici sono sempre meno, sono stanchi, sono demotivati e, dunque, cercano alternative”.
Nel 2019 in Piemonte 114 medici dipendenti degli ospedali si sono iscritti alle graduatorie regionali di Medicina Generale, per poter essere chiamati ad esercitare come medico di famiglia. Di questi, il 72% sono uomini e l’età media è di 56 anni, il 37% lavora in Pronto Soccorso, il 14% in Rianimazione, il 13,1% in Medicina Interna e il 10% in Chirurgia. “Evidente come il disagio maggiore lo si soffra laddove si eseguono numerosi turni notturni e festivi”.
Sono 41 i medici che hanno, invece partecipato al concorso per medico di medicina generale e sono pronti a frequentare il corso triennale e in questo caso, con un’età media di 37 anni, la maggioranza è composta da donne. La classifica delle aziende sanitarie e ospedaliere con il tasso più alto di abbandono da parte dei medici vede in testa l’Asl Cuneo1, l’Aso di Novara e l’Asl di Alessandria.
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