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Ferito gravemente dai morsi di un maremmano. Dopo un anno l’assicurazione offre 6mila euro

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«E’ passato più di un anno da quel dannato momento, 3 aprile 2019, ogni notte nei miei pensieri, perché prima di addormentarmi sento ancora male in alcuni punti, secondo, e soprattutto perché da quel giorno, sarei potuto non esserci più. A distanza di più di un anno, dopo quattro mesi per ospedali, visite specialistiche, perizie legali, l’altro giorno dall’assicurazione ho ricevuto una proposta di indennizzo scandalosa, una vita, per loro, vale 6.000 euro, ci vedremo in giudizio».

Un anno fa l’artista biellese Gigi Piana veniva assalito da un cane riportando serie ferite. Oggi a distanza di dodici mesi Gigi Piana ha iniziato un’altra battaglia, quello di ottenere il giusto risarcimento per i danni riportati in quello spiacevole episodio. Un battaglia che certamente durerà molto a lungo visti i tempi della giustizia civile e dall’esito non scontato.

L’episodio è accaduto un anno fa, il 13 aprile 2019, ed era stato così raccontato dal protagonista o per meglio dire dalla stessa vittima: «Da una settimana potevo non esserci più. Ho portato delle cornici da verniciare da un artigiano, amico. Ho parcheggiato la macchina dove, abitualmente si parcheggia, sono entrato a lasciare le cornici e stavo recandomi alla macchina, mi sono fermato un attimo, ero immobile e con il profilo degli occhi ho visto, sentito, qualcosa, come una saetta che veniva verso di me. Un attimo, il pastore maremmano mi era, con i denti, sul polpaccio e torceva la gamba per farmi cadere, cosi’ è stato, immediatamente mi ha messo le zampe sul petto e puntato la giugulare, ho messo rapidamente il braccio, dove ha infilato i denti. Immediatamente una lotta, un furore; razionalizzare, il pericolo mi e’ divenuto chiaro, ringhiava, non smetteva, i suoi occhi erano rossi di sangue. La sensazione del passare del tempo, con l’adrenalina in corpo, e la contingenza si, altera completamente, la percezione del passare del tempo, la velocità di reazione, dura tutto un’eternità, in questo caso, di dolore e paura, mi gioco gli avambracci e le gambe, (tra i 30 e i 40 morsi, mi diranno all’ospedale)».

Fortunatamente alla fine Gigi Piana era riuscito a cavarsela. Dopo aver presentato relativa denuncia pensava di poter chiudere la vicenda bonariamente. Così non è stato. Oggi per lui inizia un’altra battaglia meno pericolosa ma molto più lunga.

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