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Emergenza Freddo, parte il progetto per dare un tetto a chi non ce l’ha

Presentato il progetto, sostenuto anche grazie ai 15mila euro donati da singoli cittadini. È ancora possibile contribuire

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emergenza freddo

Il termometro, forse, ci aspetta. Viene da dire così se anche quest’anno la prima notte sotto zero a Biella ha coinciso, giovedì 20 novembre, con l’avvio del progetto Emergenza Freddo. Anche quest’anno, inoltre le previsioni erano note da giorni e la rete di collaborazione pubblico-privato del territorio era pronta per partire con un progetto divenuto ‘strutturale’, attivo per il quattordicesimo inverno consecutivo, che ha ormai chiara la capacità di adattarsi a tante situazioni diverse, notte dopo notte.

Emergenza Freddo, accoglienza dal 20 novembre

Dalla sera del 20 novembre, accanto alle venti persone accolte al Centro di Pronta accoglienza notturna “E. Borri”, è stata garantita accoglienza ad altre undici persone, grazie alle soluzioni messe a disposizione dalla Coop. Maria Cecilia in collaborazione con Caritas e Associazione di volontariato La Rete, con la forma dell’‘accoglienza diffusa’, ovvero accoglienza temporanea presso appartamenti, con monitoraggio ‘leggero’ a cura di operatori professionali, dove le persone possono stare anche durante il giorno.

Negli appartamenti sono chiaramente garantiti anche i pasti: a pranzo le persone possono beneficiare della mensa “Il pane quotidiano”, di via Novara, mentre per la cena viene messo a disposizione il pacco alimentare dalla Casa Emporio di via Orfanotrofio.

Nel pomeriggio della stessa giornata, come ormai di consueto, dalle 17 alle 19 è stato attivato lo ‘spazio diurno’ presso la Casa dei popoli e delle Culture di via Novara 4.

Quest’anno una nuova sede, subito operativa

Nella serata del 24 novembre, il Centro di Accoglienza notturna si è spostato nella nuova sede comunale di via Belletti Bona 22/a, inaugurata il 17 novembre scorso, garantendo gli storici venti posti di accoglienza. Nel fine settimana del 30 novembre, il permanere di temperature rigide e la presenza di persone in strada, ha portato ad accelerare la messa a disposizione degli ulteriori 6 posti di accoglienza notturna disponibili presso la nuova sede. Si prevedeva infatti il loro utilizzo a partire da metà dicembre, dopo un ‘rodaggio’ operativo della nuova struttura, ma la competenza e la disponibilità degli operatori delle due cooperative coinvolte (coop. Anteo, partner per Accoglienza notturna e coop. Maria Cecilia – partner per Emergenza freddo), con il supporto della rete di volontariato (in particolare ass. La Rete e Caritas), hanno portato ad anticipare queste accoglienze, a tutela delle persone.

Ancora una decina di persone in strada nonostante i 17 posti aggiuntivi

Nella settimana successiva, permanendo purtroppo persone in strada nonostante i diciassette posti aggiuntivi (si è stimato almeno una decina), gli operatori del Pronto Intervento sociale (servizio essenziali realizzato da Comune di Biella, IRIS e CISSABO con la collaborazione della coop. Maria Cecilia) hanno provveduto a distribuire sacchi a pelo e indumenti invernali, presso lo spazio diurno e fuori dal Centro Borri.

Già nel fine settimana del 20 novembre – a fronte dell’irrigidimento delle temperature – c’era stata una prima distribuzione di indumenti invernali grazie alla collaborazione tra Pronto Intervento sociale (operatori della coop. Maria cecilia) e Area Inclusione Sociale di CRI Biella.

Sempre dal 20 novembre è stato altresì accolto nel Progetto Emergenza Freddo un nucleo familiare straniero senza dimora presso accoglienza temporanea messa a disposizione sempre dalla coop. Maria Cecilia. Da almeno due anni a questa parte il nostro territorio, al pari degli altri, vede incrementare il fenomeno dei flussi migratori di famiglie straniere senza dimora. Si tratta di famiglie che arrivano via terra o direttamente dal Paese di provenienza o di ritorno da altri Paesi d’Europa (prevalentemente Francia, Germania, Spagna) oppure, ancora, da altre zone d’Italia, in uscita dal sistema di accoglienza.

Contrasto alla povertà, quattro nuovi appartamenti comunali per accoglienze temporanee

Il 5 dicembre scorso anche il Centro Servizi per il contrasto alla povertà (sportello di informazione e orientamento per persone in situazione di grave povertà) si è spostato nella nuova sede comunale di via Belletti Bona 22/A e a inizio novembre sono stati inseriti nel ‘Sistema marginalità’ quattro nuovi appartamenti comunali per accoglienze temporanee a favore di persone in difficoltà.

I nuovi appartamenti, la nuova sede del Centro di Accoglienza notturna e la nuova sede del Centro servizi per il contrasto alla povertà sono stati realizzati grazie a fondi PNRR.

Le risorse economiche non sono ancora sufficienti

Il costo del progetto è di 70mila euro

Il progetto Emergenza Freddo si configura strutturalmente come progetto salva-vita e contemporaneamente come progetto finalizzato a facilitare l’avvio di percorsi di inclusione. In ogni edizione il ‘sistema’, per quanto collaudato, è stato chiamato a fronteggiare nuove situazioni, nuove variabili. Il costo del progetto è di circa 70.000 euro per arrivare fino al 13 aprile 2026 ovvero per fornire a una media di 60 persone non solo “un posto e un pasto” ma anche ascolto, informazioni, facilitazione nell’accesso ai servizi, monitoraggio della salute, supporto nel disbrigo di pratiche burocratiche, per gli stranieri aiuto nell’apprendimento dell’italiano, distribuzione beni di prima necessità. Conteggiando 145 giorni di servizio, con una presenza media in contemporanea di circa 25 persone a sera (oltre ai 20 ‘strutturali’ del centro Borri) si tratta di un costo di 20 euro a persona al giorno.

Di seguito il dettaglio delle spese preventivate: 30.000 euro di personale per accoglienza e monitoraggio, 18.000 euro di personale per spazio diurno, 8.000 euro per utenze delle soluzioni abitative messe a disposizione nel periodo, 11.500 euro per beni primari (sacchi a pelo, indumenti, pasti), 2.500 euro per pulizia e igiene.

I sottoscrittori hanno stanziato 40mila euro, 15mila arrivano dalla Fondazione, altri 15mila dalle donazioni dei cittadini. È ancora possibile contribuire

Lo stanziamento dei sottoscrittori, tra importi ordinari e disponibilità di fondi specificamente destinati alla povertà, è pari a 40.000 euro, ai quali si aggiunge il contributo di 15.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Auspichiamo di raggiungere l’importo mancante di ulteriori 15.000 euro quali donazioni dai cittadini biellesi attraverso la consueta campagna e azioni di raccolta fondi. Negli anni scorsi la generosità del territorio non ha mai fatto mancare la sua presenza.

Chi volesse contribuire può fare un bonifico al seguente IBAN IT 02M0608522300000013890039 intestato a “Associazione di volontariato la rete o.d.v.”.

I sottoscrittori del protocollo sono: Città di Biella, Consorzio I.R.I.S., CISSABO, Caritas Diocesana Biella, coop. Maria Cecilia, coop. Anteo, Croce Rossa Italiana sez. Biella, Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, Associazione Tunka, Associazione NOmafiebiella, Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Borsetti Sella Facenda”;

Il ruolo dei volontari

I volontari restano un tassello essenziale nella gestione del Servizio e si adoperano senza risparmio in diverse attività. Ci sono i volontari dell’Associazione La Rete presso il Centro di Accoglienza notturna e presso la mensa Caritas, i volontari dell’housing first e della casa Emporio di via Orfanotrofio che mette a disposizione i pacchi alimentari. Ci sono i volontari che aiutano nella raccolta fondi con azioni di sensibilizzazione, anche da loro direttamente organizzate. Ci sono poi quelli che aiutano gli stranieri ad imparare la lingua italiana. Anche per questa nuova edizione si auspica il reclutamento di nuovi volontari, sia per le attività di sensibilizzazione, che di gestione dei servizi propri dell’emergenza freddo (in particolare lo spazio diurno attivo dalle 17.00 alle 19.00). E’ un’opportunità per fare del bene concretamente entrando far parte della rete di solidarietà del Biellese che si occupa di povertà: è un’opportunità per coltivare speranza. Chi fosse interessato può contattare Caritas Biella tel. 015 22721 int. 233 mail caritas@diocesi.biella.it

L’assessore Scaramuzzi: “Grata a tutta la rete che collabora al progetto”

Commenta Isabella Scaramuzzi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Biella: “Sono grata a tutta la rete che da sempre collabora a questo progetto fondamentale per dare un sostegno concreto a chi è più in difficoltà di altri. Ho visto nascere e crescere “Emergenza freddo” e quest’anno sono particolarmente gratificata dall’aver finalmente potuto mettere a disposizione una struttura nuova ristrutturata ed arredata grazie ai fondi del PNRR. Un luogo più accogliente che sicuramente riuscirà a scaldare i cuori di chi lo abiterà, pur se con qualche dettaglio da mettere ancora a punto e con le iniziali difficoltà gestionali che qualsiasi trasloco può comportare anche per chi opera. Sono certa che anche l’aver pensato agli animali d’affezione con il posizionamento di alcune cucce nella parte esterna della struttura favorirà l’ingresso a chi, negli anni passati, sceglieva a volte giacigli di fortuna pur di non abbandonare il proprio animale. Il sentito grazie va a tutti gli operatori dei vari Enti ed Associazioni che hanno sottoscritto anche quest’anno il Progetto ma soprattutto a tutti i volontari che giornalmente si prodigano per offrire sostegno e conforto a tutti coloro che hanno accesso al ‘Piano Freddo’”.

Colombo, Fondazione Crb: “Fondamentali risposte concrete a chi si trova in condizioni di fragilità”

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, anche quest’anno, rinnova con convinzione il proprio impegno a sostegno del Progetto ‘Emergenza Freddo’ – commenta il presidente Michele Colombo – In un periodo in cui le nuove povertà colpiscono un numero crescente di persone e famiglie, riteniamo fondamentale garantire una risposta concreta e immediata a chi si trova in condizioni di fragilità.

Il nostro territorio ha sempre dimostrato una forte capacità di solidarietà e collaborazione, e questo Progetto ne è una testimonianza preziosa. Come Fondazione, sentiamo il dovere di essere vicini a chi affronta difficoltà che spesso rimangono invisibili, ma che incidono profondamente sulla dignità e sulla sicurezza delle persone.

Grazie a tutti gli Enti, i volontari e le realtà del sociale che, con dedizione e umanità, rendono possibile questo intervento. Solo unendo le forze possiamo costruire una Comunità più attenta, accogliente e capace di non lasciare indietro nessuno.”

Il presidente del Cissabo Dr. Giovanni Grossi, nel ringraziare nuovamente insieme al Direttore Generale Dr. Gabriele Biscaro, tutti colleghi che si stanno prodigando con la consueta instancabile dedizione a questo e agli altri problemi sociali che, inevitabilmente, spesso si vanno a sovrapporre, ribadisce l’importanza e l’efficienza della collaborazione, coordinata e continua, con tutte le altre realtà che fanno rete, senza le quali verrebbe a mancare un grande pezzo di supporto alle Amministrazioni e alle parte più disagiata della società, verso la quale l’attenzione deve essere sempre massima. Per questo, ribadisce con forza l’auspicio che ulteriori volontari si uniscano a questa vera e propria “opera sociale” che apporta non solo aiuto materiale, ma rende il territorio tutto un esempio di società capace di non lasciare indietro chi ha più bisogno, facendo tutto quanto sia possibile.

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