Attualità
Edilizia, il Superbonus 110% piace molto anche ai biellesi
I tempi d’attesa per l’inizio dei lavori sono di sei-otto mesi
«Per la ripresa del settore il Superbonus è certamente determinante e su questo non ci sono dubbi ma dall’altra parte la sua concreta applicazione ha evidenziato alcune criticità».
Così Francesco Panuccio, presidente del Collegio Costruttori biellesi a margine del report dell’Enea e del ministero per la Transizione ecologica, aggiornato al 31 agosto 2021 secondo i quali in Piemonte sono stati 2.369 gli edifici interessati e 369,9 milioni di euro gli investimenti ammessi a detrazione. Cifre importanti che però collocano la nostra regione solamente al decimo posto della classifica nazionale.
«Le problematiche che siamo costretti ad affrontare – spiega il responsabile dei costruttori biellesi – sono almeno tre. La prima riguarda i costi dei materiali che hanno subito forti aumenti e parallelamente l’impennata della domanda ha comportato ritardi nei tempi di consegna».
L’altro deficit riguarda il personale: «L’efficientamento energetico degli edifici è attuato attraverso l’isolamento della struttura realizzato da personale specializzato che in edilizia sono definiti “cappottisti”. Quello che è venuto a mancare e manca tuttora è questo tipo di figura professionale il cui reperimento sul mercato del lavoro è a oggi molto difficile».
Come sempre accade nel nostro Paese, anche nell’applicazione del Superbonus la burocrazia si è messo di traverso. «Per finire gli adempimenti – continua Panuccio – sono così complessi che ci sono alcuni liberi professionisti che non accettano di istituire la pratica. Dunque, riassumendo, la mancanza di personale, la difficoltà nel reperimento dei materiali fa sì che i tempi di attesa per l’avvio dei lavori, considerando anche la prossima stagione invernale, siano attualmente nel Biellese dell’ordine di sei – otto mesi. Se oggi un condominio dovesse decidere un intervento di questo genere, il lavoro non potrebbe iniziare prima della primavera del prossimo anno. Detto tutto questo, il Superbonus rappresenta per tutta l’edilizia un’occasione di ripresa molto importante e quindi siamo soddisfatti della proroga appena approvata».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: «La spinta dei bonus è indiscutibile ma non mancano le criticità. La prima è sui tempi. Bene la proroga del superbonus al 2023 decisa in Consiglio dei Ministri ma è il complesso dei bonus/detrazioni (facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni) che vanno fatti diventare strutturali. Se così non fosse, il rischio è che tutto questo si riduca a un fuoco di paglia, deleterio per le nostre imprese e inutile per la ripresa del settore. Non dimentichiamo poi il problema del rincaro dei prezzi delle materie prime. Nei lavori pubblici abbiamo ottenuto una revisione dei prezzi dell’8% per le lavorazioni che rientrano nel rincaro, ma l’ambito privato resta escluso da questo piccolo beneficio».
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