Attualità
“Droga dello stupro” sul dark web: indagato un avvocato biellese
Si tratta di Carlo Bozzalla Pret
Il funzionario Ater, l’architetto e il direttore di banca. E ancora avvocati, medici, dipendenti pubblici. Nell’altolocato mondo dei consumatori di Fentanyl e Ghb ci sono impiegati di banca, militari in congedo, architetti e parenti di vip.
Come la sorella di Ornella Muti, Claudia Rivelli, raggiunta da un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. C’è “er prete, uno che mi da na cifra de sordi”, rivelano le intercettazioni. E anche “un personaggio dai sodali definito ‘il politico’,verosimilmente senatore della Repubblica”, scrive il gip Roberto Saulino nell’ordinanza con cui i carabinieri del Nas hanno effettuato gli arresti.
Tra gli atti che narrano come l’operazione coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo abbia permesso di individuare 16 nuove sostanze psicotrope, mai trovate in Italia o in Europa, e di indagare 63 persone, emerge una realtà inquietante. E non solo perché funzionari della polizia locale chiacchierano come se fossero grandi esperti di droghe (“sembra come che sta arrivando la morte, invece poi viè il paradiso”), ma anche perché professori delle scuole medie utilizzano gli istituti scolastici per farsi recapitare litri di sostanze psicotrope nella speranza di non essere rintracciati.
La vicenda più inquietante riguarda l’indagine, stralciata da questo procedimento, che ha portato all’arresto del direttore di una comunità per minori del Nord Italia. L’uomo, consumatore di queste nuove droghe, nel gennaio 2020 è stato accusato anche di reati di natura sessuale: “Venivano rinvenute – si legge negli atti – numerose immagini a contenuto pedopornografico, sia scaricate dalla rete internet che autoprodotte, alcune delle quali ritraenti i minori accolti presso la struttura”.
Claudia Rivelli ai domiciliari
Nell’ordinanza c’è anche il nome di Claudia Rivelli, 71 anni, sorella di Ornella Muti, già arrestata nel settembre scorso per avere acquistato la droga dello stupro per circa due litri. Adesso va ai domiciliari con nuove accuse: quella di avere acquistato GBL e averla ceduta al figlio, spedendola a Londra in una confezione di shampoo. Ma è anche accusata di avere inviato, nel 2019, alla madre defunta un flacone di un litro d GBL, equivalente a 1.200 dosi. Non solo lei.
A metà settembre, con la Polaria si era giustificata così: “Ci pulisco l’argenteria”. A metterla nei guai è stata anche la sua collaboratrice domestica che ha dichiarato: “Ha ricevuto altre sette spedizioni nell’ultimo anno”.
Gli altri arrestati: dal pittore al giardinere
C’è un pittore nato a New York ma residente a Roma, Luigi Alexander Di Meglio; il funzionario Ater di Roma, Pietro Fabbri di 55 anni; un dipendente della Asl Roma4, Vincenzo Guida; un architetto originario di Salerno ma residente a Roma, Carmine Magna; un dipendente della Banca Intesa Massimo Rolli. Danny Beccaria è un nome che ritorna. Il trentaduenne era già stato arrestato dai carabinieri per la cessione di GHB a un professore universitario di Roma. In questa ordinanza figura tra gli importatori più importanti su Roma e è accusato anche di autoriciclaggio in criptovalute per una somma di circa 40mila euro.
Nelle altre città tra gli indagati ci sono l’avvocato di Biella Carlo Bozzalla Pret; Stefano Bruzziches, ex militare dell’aeronautica; l’insegnante Franco Chiozza di Cremona; Rosa Trunfio, medico odontoiatra di Avellino. E poi anche due parrucchieri, un giardiniere, assistenti alla vendita e titolari di piccole aziende. I profili di chi importava le sostanze attraverso ignari corrieri, nelle altre regioni di Italia, sono quelli di avvocati, medici, funzionari di enti locali. In un caso, un professore di scuole medie ha fatto arrivare il pacco di catinoni sintetici direttemente nel plesso scolastico dove insegna. Ci sono anche due impiegati di banca, due militari in congedo e un architetto.
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