Attualità
C’è una grande voglia di andare in vacanza
BIELLA – «C’è voglia di andare in vacanza. Ma c’è anche grandissima incertezza su come e quando». E’ questa la sintesi di Giulia Scaramuzzi dell’omonima agenzia di viaggi di Biella, sulla possibilità di andare al mare o in montagna nelle prossime settimane e mesi.
«Oggi tutto è fermo nel nostro mondo e nessuno è in grado di sapere quando si riaprirà. Certo, stiamo leggendo delle notizie giornalistiche incoraggianti, che ci danno speranza, però per noi la “Fase 2” dell’emergenza sanitaria deve ancora iniziare. Di certezze non ne abbiamo nessuna. E quindi è difficile dare certezze ai nostri clienti che ci telefonano e che ci scrivono mail per avere informazioni – aggiunge Scaramuzzi -. Il punto infatti è capire a cosa si va incontro in termini di norme e di restrizioni. In spiaggia, ma come? In albergo, ma a quali condizioni? E via discorrendo».
I danni economici nel settore sono enormi, ovviamente. «Noi abbiamo annullato una trentina di viaggi già prenotati, nella “Fase Uno” dell’emergenza sanitaria – aggiunge Scaramuzzi -. Il che vuol dire un centinaio di persone coinvolte, cui vanno aggiunti i mancati lavori per oltre due mesi. Difficile fare i conti, ma essendo tutto fermo ci va poco ad immaginare i problemi… L’idea è che, i grandi gruppi, i tour operator solidi, riusciranno a sopravvivere alla crisi e quindi a garantire servizi turistici nelle prossime settimane. Chi faticava prima, ora, rischia davvero di chiudere i battenti. In generale posso dire che la voglia di andare in vacanza da parte delle persone, ci sia e anche abbastanza. Le richieste di informazioni lo confermano. Ma resta l’incognita di poterlo fare in sicurezza e, soprattutto, in aziende che abbiano la solidità economica e la professionalità di realizzarla. Temi non di poco conto, ma la cui veridicità s’è evidenziata nei tanti rimborsi richiesti nelle scorse settimane. Grandi aziende, con cui lavoriamo noi, hanno restituito tutto. In giro, invece, sento di tante persone che non hanno visto un euro».
L’agenzia al momento è chiusa. E teoricamente dovrebbe riaprire i battenti il prossimo 18 maggio. «Aspettiamo conferme – conclude Scaramuzzi -. E soprattutto stiamo valutando come aprire i servizi al pubblico. Vogliamo puntare in una prima fase su appuntamenti e su modalità in remoto, per assicurare la massima sicurezza sanitaria ai nostri clienti. Non credo che sia prudente far ammassare persone nei nostri uffici, con le richieste più diverse. Dovremo quindi per forza contingentare gli ingressi o, meglio ancora, puntare sull’assistenza telefonica o via Internet. Almeno nella prima fase dell’apertura».
p.l.b
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