Seguici su

Attualità

Il Biellese risorgerà? Non credo proprio

Pubblicato

il

Caro Massimo, ho letto l’intervento di Paolo La Bua sul vostro sito. Comunque fare qualcosa nel Biellese è diventato estremamente difficile. E’quasi un mese che diciamo che la cartellonistica che indica Oropa e altre sedi amministrative è coperta dall’edera e nessuno interviene. Nel mentre pensiamo a piste ciclabili che nessuno usa e che necessitano in seguito di spese di manutenzione.

Trovo il nostro Biellese bellissimo, con un verde emozionante, soprattutto in questo periodo. Abbiamo Santuari da invidia: Oropa,Graglia,San Giovanni d’Andorno,e molto altro ancora. Siamo nel mese di luglio,il caldo comincia a farsi sentire e la gente del posto e i turisti amano andare verso la montagna. Alcuni giorni fa mi sono recato verso Piedicavallo. Giunto a Rosazza mi ha colpito immediatamente il bar ristorante di fronte alla Chiesa chiuso. Ero abituato a vedere gruppi di persone sedute a parlare animando la piazza. Anche la bottega che vendeva di tutto,alimentari compresi, ha cessato l’attività.

Arrivo a Piedicavallo e mi reco verso lo storico chiosco in fondo alla strada, da sempre luogo di aggregazione, e per la prima volta lo trovo chiuso. Non so come si possa arginare questo fenomeno di desertificazione. Spero che qualcuno abbia qualche idea in corso.
Di gente ne ho vista e di conseguenza potenziali clienti. Tenere aperto almeno nei tre mesi di caldo, renderebbe più vivace e appetibile questa zona. Il turismo ha bisogno di queste strutture. Questi luoghi hanno bisogno di essere conosciuti fuori dai confini biellesi, ma purtroppo questa è un’altra storia. La vocazione turistica o ce l’hai o la impari. Tutto il resto purtroppo è niente.

Non so se risorgeremo, ma con questa mentalità non andremo di certo lontano. Senza contare le scarpate che somministriamo a tutti quelli che cercano di fare qualcosa. Accontentiamoci al momento del silenzio assordante. Senza contare gli errori di programmazione che hanno letteralmente svuotato la nostra città.
Antonio Montoro

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Walter

    17 Luglio 2018 at 11:35

    Mi associo alla critica pur essendo io stesso imprenditore ma concordo sull’immobilismo biellese che in molte situazioni è del tutto autolesionista. Faccio riferimento, ad esempio, agli affitti dei locali in Via Italia, diventati impossibili ai più, con il risultato di creare un vortice negativo di chiusure che inevitabilmente portano alla depressione anche di chi desidera fare solo due passi. Non capisco poi la politica che ha acconsentito di costruire il Centro Commerciale gli “Orsi” così vicino alla città di fatto “succhiandone” linfa vitale ma ancor prima l’idea strampalata di portare il mercato fuori dal centro di Biella: certo il traffico, l’inquinamento, ecc… ecc.. di fatto a farne le spese è stata l’affluenza nel centro di Biella ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cosa fare ora? Molto difficile dare una risposta ma è necessario se non obbligatorio che l’amministrazione pubblica si faccia avanti come interlocutore, promotore di azioni pratiche supportate da fondi che possano catalizzare risorse reali atte a sostenere progetti concreti e positivi per Biella. Piuttosto che promuovere passeggiate lungo la vecchia tranvia Biella-Oropa ripristiniamo la linea stessa con una stazione a Biella ed una ad Oropa, creiamo un indotto, con punti di ristoro, gadgets, piccoli locali a tema “old train”, con lo scopo di riportare l’affluenza al centro urbano. Cose non facili, forse è solo nostalgia ma il nostro paese vive del suo glorioso passato ammirato in tutto il mondo, motore unico del concetto di TURISMO!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *